Federico Rahola
Zone definitivamente temporanee
I luoghi dell'umanità in eccesso
 
collana "culture", pp. 236, euro 14,50,
ISBN 88-870044-9

Emergency Temporary Locations, Temporary Protected Areas, Zones d attente, Centri di permanenza temporanea, sono nomi che denotano una particolare provvisorietà, ma dietro cui agisce una definitiva forma di confinamento. Nomi che indicano luoghi di transito, più o meno recintati, dove è relegata l umanità "in eccesso". Nomi che nascondono, in realtà, ciò che essi sono veramente: campi di internamento. Il libro si confronta con questo specifico dispositivo di potere, probabilmente il più estremo, sicuramente quello che ha impresso un sigillo indelebile al Novecento. Ne delinea una genealogia, dalle prime forme coloniali agli attuali campi per migranti, profughi, sfollati, rifugiati.
A partire da una ricerca su un campo profughi nel disastrato Kosovo del dopoguerra, l autore riflette inoltre sulla relazione che salda il riemergere dei campi all affermarsi della figura "vuota" dei diritti umani quale unica prerogativa attribuita a soggetti che eccedono ogni forma di appartenenza.
Dalle logiche umanitarie che ispirano i campi profughi, alle politiche sicuritarie che producono l internamento dei migranti, l ipotesi è che la "forma" campo determini sempre un esclusione radicale, per certi versi irrecuperabile, restituendo l immagine di un umanità "superflua".
 
 
Federico Rahola è assegnista e dottore di ricerca in Sociologia dei processi culturali all Università di Genova. Tra le sue pubblicazioni recenti: In mezzo alle diaspore ("aut aut", 298, luglio-agosto 2000), Beyond the mask. Person as an artifice (Londra-Helsinki 2001), Pratiche etnografiche e sapere antropologico (in A. Dal Lago, R. De Biasi, Un certo sguardo. Introduzione all etnografia sociale, Laterza, Roma 2002).