Sociologia
della diversità
di Antonio Santambrogio
Editore Carocci (www.carocci.it)
pagg. 150 - stampa: gennaio 2003- € 14,00
Autore:
Antonio Santambrogio è professore associato di Sociologia all’Università
di Perugia. Ha pubblicato numerosi saggi di teoria sociologica e di scienza
politica.
Indice:
1. Le origini del concetto sociologico di devianza (Illuminismo e utilitarismo;
la criminologia; la statistica morale). 2) I classici della tradizione
sociologica (Marx ed Engels: capitalismo e devianza; Durkheim e il problema
dell’anomia; Simmel e lo straniero). 3) Devianza e integrazione sociale
(Merton: anomia e devianza; Cohen, Cloward e Ohlin: sub-cultura e bande
giovanili; Parsons: sistema sociale e devianza). 4) Dal deviante all’outsider
(La Scuola di Chicago: devianza e social problems; Sutherland: la teoria
dell’associazione differenziale; Lemert, Becker, Goffman; la teoria internazionalista
della devianza). 5) Devianza e conflitto sociale (Vold e Turk: la tradizione
non marxista; Platt, Chapman, NDC: tra radicalismo e marxismo; Taylor,
Walton, Young: la New Criminology). 6) Dalla logica bipolare alla gestione
della diversità (Accettazione e condivisione; Il concetto di devianza;
Il concetto di diversità; Il concetto di differenza). 7) Cultura della
diversità e tolleranza (Pluralità e pluralismo; Diversità e tolleranza;
I limiti della tolleranza).
Scheda:
Nella nostra realtà attuale risulta sempre più difficile distinguere con
precisione il comportamento conforme da quello che non lo è. Infatti,
le dinamiche interne alle nostre stesse società e i fenomeni di immigrazione
– con la conseguente prospettiva di una sempre minore omogeneità culturale
– tendono ad ampliare sempre più gli spazi di autonomia e di decisione
individuale, rendendo problematica la distinzione tra conformità e non
conformità. Il libro affronta il problema da un punto di vista sociologico,
mostrando lo spazio che il concetto di diversità tende oggi sempre più
ad avere sia nel dibattito scientifico che nel linguaggio di tutti i giorni.
Dopo aver ricostruito le principali tappe teoriche della sociologia della
devianza, nella seconda parte viene proposta un’originale definizione
di questo concetto, di quello di diversità e di quello di differenza.
In ultimo, viene discussa la rilevanza che la definizione di diversità
proposta nel testo può avere per una società pluralista e tollerante.
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