Incontri di sguardi
Saperi e pratiche dell'intercultura
a cura di Anke F.M. Miltenburg
Unipress, Padova, 2002
ISBN 88-8098-170-6
Il volume raccoglie 18
saggi scritti da 20 autori che hanno in comune un vivo interesse per l'incontro
interculturale. La maggior parte di loro collabora attivamente con il Master
in Studi Interculturali istituito nel 1999 presso la Facoltà di Lettere
e Filosofia dell'Università degli Studi di Padova. Nei tre anni della
sua esistenza, questo Master ha cercato di approfondire la riflessione sulle
tematiche interculturali in modo da suscitare per queste tematiche sia l'interesse
degli studenti, sia delle molte altre persone che sentono il desiderio o l'esigenza
di confrontarsi con questi argomenti.
Il termine "intercultura",
poco conosciuto fino a pochi anni fa, è ormai di dominio pubblico e rischia
di diventare sinonimo del termine "immigrazione", un ombrello sotto
cui infilare tutto quanto ha a che fare con gli attuali flussi di persone, in
particolare (dal nostro punto di vista) verso i paesi occidentali. Ma gli studi
interculturali vanno intesi, oltre che come studio di aspetti dei processi migratori,
anche come analisi e formazione di competenze in merito all'incontro tra le
culture, o meglio: tra culture di "accoglienza" e individui e gruppi
che si trovano a vivere all'interno di culture diverse da quella di origine,
generando una reciproca impollinazione culturale, fenomeno che sappiamo non
essere limitato certo soltanto alla "modernità".
È8 necessaria,
dunque, una riflessione più approfondita sulle tematiche interculturali:
una riflessione che non può essere altro che pluri-disciplinare.
Fedele a questi propositi, questo volume comprende due parti: una prima parte con saggi a carattere teorico, in particolare filosofico, ed una parte maggiormente attenta ad aspetti applicativi. Questa seconda parte del testo raccoglie prospettive antropologiche, storico-culturali e linguistiche.
"Le culture non
esistono" afferma Wim van Binsbergen, dell'Università di Rotterdam
(Paesi Bassi) nel saggio che apre il volume e che vuole essere un'utile provocazione
su aspetti specifici degli studi interculturali ed un invito ad esplorare le implicazioni
di "prestiti" e "scambi" fra due discipline che hanno un posto
centrale nell'articolazione del Master quali filosofia ed antropologia.
L'evoluzione dell'attuale
riflessione filosofica alla luce delle dinamiche della globalizzazione viene
ulteriormente esplorata tanto da Giangiorgio Pasqualotto che dalla messa a fuoco
delle "figure della prossimità" proposta da Adone Brandalise.
Contribuiscono quindi ad uno sguardo problematizzante sui linguaggi filosofici
in rapporto alla prospettiva interculturale tre saggi a firma di Luca Arduin,
" Filosofia o intercultura. Elogio della distanza", Stefano Bellanda,
" Crisi disciplinare e prassi" e Andrea Celli, "
Ricerca, intercultura e università".
La prima parte si chiude entrando nel
merito dell' "immagine dell'altro" a partire da prospettive storiche,
nei saggi "Sulle tracce dello straniero" di Umberto Curi e Bruna Giacomini
e "Sistemi religiosi, storia, intercultura" di Paolo Scarpi. Due saggi che muovono da esperienze
di ricerca antropologica aprono la seconda parte del volume. Sono firmati da
Mara Mabilia, che ha ispirato il titolo del libro , e Donatella Schmidt. In
entrambi i casi si pone la questione di come cercare percorsi applicativi e
elementi di riflessione sull'attualità. È un invito cui non si
sottraggono Carlo Saccone e Valeria Palazzolo che forniscono due preziosi contributi
su uno degli assi del dialogo culturale che viene descritto come più
problematico per il mondo occidentale, quello con il mondo islamico. A sua volta,
lo storico Egidio Ivetiæ ci invita a ripensare
le nostre cognizioni storiche sull'area dei Balcani traendone utili spunti per
la didattica dell'intercultura.
L'area linguistica e
della comunicazione è quindi oggetto di quattro saggi. Alcuni riferimenti
a carattere generale in merito ai problemi linguistici e sociolinguistici nella
comunicazione interetnica vengono offerti da Alberto Mioni. Gli elementi di analisi
e riflessione sui cognomi e nomi cinesi esemplificati da Wang Fusheng ben si accompagnano
ed offrono un esempio concreto del quadro concettuale offerto da Mioni , così
come vengono utilmente attualizzati anche da Maria G. Lo Duca e Luisa Marigo che
affrontano l'insegnamento dell'italiano come seconda lingua. Alla comunicazione
interculturale è dedicato il contributo della curatrice che mette a confronto
alcuni modelli messi a punto nel Nord Europa.
In chiusura del volume
non poteva, però, mancare uno sguardo all'ambito locale: ambito a cui
il master cerca di prestare particolare attenzione e che qui viene letto attraverso
gli strumenti analitici della geografia umana nel saggio su "Migrazioni
e processi di riterritorializzazione in Veneto" di Graziano Rotondi.
Il volume si propone, in particolare,
di sollevare ed esplorare questioni aperte, piuttosto che fornire risposte preconfezionate.
Intende essere un'utile panoramica, un "assaggio" delle tematiche
e dei problemi che caratterizzano il curriculum messo a punto per il Master,
pur non avendo caratteri di esaustività riguardo alle materie e ai docenti
impegnati nei corsi. Questi contributi vogliono quindi "fotografare"
e cogliere nella loro vivacità le riflessioni che caratterizzano il Master
a tre anni dal suo avvio e si propongono come un punto di partenza ed un invito
ad un costante e fertile confronto fra le discipline coinvolte.
Master in Studi Interculturali
Facoltà di Lettere
e Filosofia dell'Università degli Studi di Padova
Piazza Capitaniato 7
35139 Padova
http://www.lettere.unipd.it/mediazione
e-mail:
studi.interculturali@unipd.it
In vendita presso:
Unipress
Via Venezia 4 a,
Padova
Euro 26,00
397 pagine