Dopo Arafat
Dopo la morte del «patriarca» Arafat, i riflettori sembrano essere spenti su Israele/Palestina.
La regione non presenta grande appeal per chi vada a caccia di eventi: il terrore
disperato degli attentati suicidi si è temporaneamente placato; l’alleanza tra
Israele e Stati Uniti non è mai apparsa così forte, omogenea e inalterabile; l’Europa
è fuori dal gioco; la nuova leadership palestinese sembra offrire un volto politico
rassicurante; e il piano politicida ed etnocida di Sharon può proseguire indisturbato,
spacciato per una ripresa della Road Map e benedetto dalla Superpotenza mondiale.
Perché dovremmo molestare questa quiete, e la generale ipocrisia dei governi da
cui è circondata, e tornare a parlare di Israele/Palestina? Palestina, i bambini
tornano a disegnare [Paola Ghiglione]