il manifesto - 30 Luglio 2003
«Ai rom non posso fare promesse»
Sui rumeni abbandonati al Tiburtino parla l'assessore ai servizi sociali
G. BOU.
ROMA
Raffaella Milano è assessore alle politiche sociali del Comune di Roma. Le abbiamo chiesto cosa pensa di questa situazione, ovvero del fatto che un mese fa c'erano più di 100 rom rumeni accampati in un prato e adesso 80 su un piazzale dietro la stazione Tiburtina, persone che vagano per la città cercando un posto dove stare? «Intanto - premette l'assessore - bisogna tenere presente che per quel che riguarda la Romania dal 2001 non c'è più il visto, il che ha determinato un aumento consistente e costante di presenze. Per i rom rumeni l'immigrazione è legata alla povertà. Sono persone che sperano in una vita migliore in Italia. Molti chiedono asilo politico ma questo vuol dire permanenza in una sorta di limbo che può durare anche un anno e in cui si può solo aspettare. Non si può lavorare, non si può fare niente».

E non si dovrebbe supplire con politiche adeguate di accoglienza?

Sì, certo. Ma non é facile nemmeno per noi. E Roma è una delle città migliori da questo punto di vista: attualmente ci sono 1.400 posti per senza fissa dimora e una rete capillare di centri di accoglienza che negli ultimi anni abbiamo raddoppiato. Abbiamo anche aumentato la spesa sociale del 47%. Come assessorato siamo inoltre andati in Romania a visitare le comunità dalle quali provengono. E a Roma, in questi anni, abbiamo avviato politiche di partecipazione e dialogo diretto con i rom. Con buoni risultati che dimostrano che la situazione è decisamente più semplice dove ci sono condizioni abitativemigliori. In questo senso le politiche di accoglienza sono indispensabili e devono proseguire con l'integrazione.

Ma in certi casi non funzionano molto bene

Oggi a Roma ci sono più di 2 mila persone senza fissa dimora e 10 mila richiedenti asilo. Non ci sono solo i rumeni. Le difficoltà sono enormi e noi sia modeboli. Dobbiamo sempre affrontare l'emergenza. Poi molti di quelli che arrivano non sono nemmeno rom.

Rom o non rom restano nei prati o sui piazzali

Io conosco molto bene questi posti. Noi li abbiamo anche accolti ma loro hanno declinato.

Si riferisce alla struttura di via Assisi dove però sono stati accolti solo per la notte. Soprattutto potevano restare al massimo qualche giorno

Anche a me è stato riferito così ma non è vero. E noi adesso non abbiamola possibilità di attrezzare un luogo per loro. Ci sono altri che aspettano da tempo come i rom di vicolo Savini. A Roma abbiamo quasi 7 mila rom. Ci sono priorità anche nella sofferenza. Se dicessi che possiamo trovargli un luogo dove stare non sarebbe vero.

Ma un luogo l'avevano, una specie di campo dal quale sono stati sgomberati

Non era un campo autorizzato. Comunque io dico solo ciò che il comune può o non può fare. Non mi sento di dire cose che non sono realistiche e perciò non posso fare promesse.