il manifesto - 11 Luglio 2003
SIRIA
Amnesty: indagate su morti in carcere
Amnesty international ha chiesto ieri alle autorità siriane di avviare un'indagine sul caso di Joseph Huways, un detenuto libanese che sarebbe morto in carcere la terza settimana di giugno. Le stesse autorità hanno negato la presenza di prigionieri politici libanesi nelle proprie carceri. Ma Amnesty insiste: «abbiamo i nomi di diversi prigionieri politici libanesi detenuti nelle carceri siriane per anni, nella maggior parte dei casi in incommunicado, in seguito al loro trasferimento dal Libano alla Siria ad opera delle forze militari siriane operanti in Libano». Huways, 43 anni e malato di epilessia, sarebbe il terzo libanese a morire in carcere dal `96. Ma non si hanno notizie di diversi cittadini libanesi detenuti o «scomparsi» in Siria, e per questo l'associazione umanitaria chiede alle autorità siriane che vengano rivelati i nomi di tutti gli incarcerati e che venga consentito loro di incontrare le famiglie e gli avvocati. Anche perché ci sono sospetti di torture e maltrattamenti in carcere. L'organizzazione ha notizia della morte di Adel Khalaf Aijuri, prigioniero politico libanese, avvenuta nella prigione di Sednaya il 22 settembre del `99 dopo nove anni di carcere. Ufficialmente per un infarto, ma né le autorità di Damasco né quelle di Beirut hanno mai disposto un'autopsia. Il terzo libanese deceduto in carcere è Joseph Zughayb, morto nel `96 in circostanze mai chiarite. Aveva sofferto di un'infezione renale e di ipertensione e non avrebbe avuto accesso ad alcuna assistenza medica.