21 Marzo 2002
 
 
L'ISTIGAZIONE DI BOSSI

L'Arci nazionale e l'Arci Puglia, annunciando azioni legali contro il ministro Bossi "per incitamento al razzismo e alla violenza" in merito alla vicenda dei circa mille profughi sbarcati a Catania e attualmente ospitati nel campo allestito nell'aeroporto militare di Bari, ribadiscono la necessità che alle organizzazioni di tutela dei diritti dei migranti venga consentito di entrare, con interpreti propri, dentro il campo e di parlare con queste persone prima dell'arrivo della Commissione centrale per il riconoscimento dello status di rifugiato perché "troppo spesso in questi mesi abbiamo assistito a soprusi da parte del governo nei confronti di richiedenti asilo e profughi".

MUOIONO SULLE MINE

Tragica fine del "viaggio della speranza" per due immigrati di nazionalità turca che cercavano di entrare clandestinamente in Grecia: sono morti su un campo minato alla frontiera tra i due paesi; un terzo immigrato è rimasto gravemente ferito. Il campo minato - hanno sostenuto fonti dell'esercito greco - era marcato, circondato da una rete, e da numerosi cartelli e luci al neon per avvertire il pericolo". La tragedia è avvenuta nella regione frontaliera di Evros (nordest del Paese)..

ARRIVI IN VISTA

Secondo la polizia cipriota altre navi cariche di immigrati starebbero facendo rotta verso le coste europee. Le imbarcazioni sarebbero state avvistate nel canale di Suez. Nel frattempo il governo di Nicosia ha respinto le notizie diffuse da alcuni media italiani, secondo cui le autorità cipriote avrebbero consentito al mercantile Monica - sbarcato lunedì a Catania, di partire da un porto dell'isola.

BIMBO SOLO

Resta ancora senza genitori il piccolo kurdo, dall'apparente età di 4 anni, ricoverato all'ospedale Cannizzaro di Catania. Il bimbo, ribattezzato dai sanitari Salvatore, è sbarcato da solo, lunedì scorso, dal cargo "Monica" e si presenta in un gravissimo stato di denutrizione. Le ricerche dei genitori sono state estese anche al centro di accoglienza di Bari, dove sono stati trasferiti gli altri profughi. Qui la polizia ha inviato via e-mail le foto del bambino, dopo aver verificato che non è il figlio della donna ricoverata in un altro ospedale di Catania subito dopo lo sbarco.