19 Marzo 2002

Parto di mare

Mille immigrati sbarcano a Catania. Tra loro, trecento bambini: l'ultima è nata in Italia. Il governo si infuria, Bossi abbaia. Scajola: "Volevamo bloccarli, ma c'erano troppi piccoli". Pronto il decreto: stato d'emergenza in Sicilia

Lo sbarco dei mille, a Catania, fa navigare a vista anche il governo Berlusconi sulla questione degli immigrati. Dal mercantile "Monica" - che era stato avvistato l'altra notte nelle acque di Porto Palo - sono infatti scesi a terra 928 clandestini (per lo più kurdi), fra cui 361 bambini. Fra i i 567 adulti, censiti dalla prefettura di Catania, la metà sono donne e tre sono incinte. A bordo della nave è nata Marina, 1.460 grammi, trasportata in elicottero insieme alla madre all'ospedale Vittorio Emanuele.
Da New York, il ministro Claudio Scajola ha ricostruito la vicenda e annunciato lo "stato d'emergenza" in Sicilia. Il mercantile era tenuto sotto controllo, secondo Scajola, fin dal 12 marzo: "Per la prima volta abbiamo effettuato un'azione importante di cosiddetta ispezione della bandiera da parte della guardia di finanza". Il ministro ha affermato che a bordo c'erano anche alcuni "personaggi della malavita internazionale", tuttavia la massiccia presenza di donne e bambini ha imposto l'intervento "umanitario". Tanto più che il mercantile trasportava kurdi in fuga "dal dittatore dell'Iraq". Scajola ha quindi disposto lo stato d'emergenza, che dovrà esser ratificato dal consiglio dei ministri: "Occorre dotare i prefetti di tutti i poteri necessari ed eccezionali per gestire vero e proprio esodo verso l'Europa".
Lo sbarco di Catania, tuttavia, riapre la dura polemica nella Casa delle libertà. Umberto Bossi tuona: "Il governo sull'immigrazione si sta muovendo male. Questa orda è entrata...". Oggi Radio Padania Libera amplifica le tesi leghiste con nove ore di diretta. La replica di di Marco Follini, presidente Ccd, è una dichiarazione di guerra: "Trovo doppiamente grottesco che l'accusa venga mossa da un membro del governo". Insomma, si andrà ad una resa dei conti fra Lega e centristi che da settimane si danno battaglia sull'immigrazione. Dall'opposizione, sale un coro sarcastico nei confronti del governo Berlusconi. Piero Fassino, segretario Ds, sottolinea che gli sbarchi non sono finiti con il cambio della guardia a palazzo Chigi. E Alfonso Pecoraro Scanio, presidente dei Verdi, invoca un ministro degli esteri che governi a tempo pieno...