Se il resto in euro è un problema in molte parti d'Italia,
sicuramente non è così a Mistretta (Messina), dove molti anziani
hanno ricevuto nell'ufficio postale del paese il pagamento delle
pensioni in spiccioli di euro e sono stati costretti a ritirare
ciascuno fino a 4 chili e mezzo di monete. Allo sportello sono
stati infatti corrisposti i 315 euro delle pensioni sociali (pari
a circa 610 mila lire) utilizzando in parte banconote da venti
euro e in parte i kit di spiccioli destinati ai commercianti, e
ben più pesanti di quelli messi in circolazione alla vigilia del
change over. Ne riferisce il quotidiano La Gazzetta
del Sud, che ha registrato le proteste degli interessati, tra
i quali alcuni ultraottantenni che hanno trovato faticoso e
scomodo portarsi a casa l'eurofardello.
Bufera sui ticket
Da febbraio ticket sui farmaci nel Lazio. La delibera regionale
che fissa la partecipazione del cittadino alla spesa farmaceutica
con un euro a ricetta arriva oggi sul tavolo della giunta
Storace: data per certa l'approvazione, mentre l'opposizione
promette battaglia. Annunciati già per le prossime settimane
presidi davanti a molti ospedali, Asl e farmacie per spiegare ai
cittadini che questo ticket è "iniquo ed inutile perché colpisce
le fasce più deboli della popolazione".
Linate, altri 5 avvisi
La Polaria di Linate ha consegnato altri cinque avvisi di garanzia
nell'ambito dell'inchiesta sul disastro dell'otto ottobre scorso
all'aeroporto di Linate, in cui morirono 118 persone. I
provvedimenti riguardano Francesco Federico, e quattro quadri
intermedi della Sea alle dipendenze del capo della manutenzione
di Linate.
Botte poliziesche
Due agenti della polizia stradale sono stati arrestati a Napoli
per aver schiaffeggiato e minacciato con la pistola di ordinanza
un automobilista che era stato fermato per un controllo, al quale
è stato anche sottratto del denaro. Francesco Fabozzi e Paolo
Altieri, in servizio presso la polstrada di Caserta, devono
rispondere di rapina e lesioni aggravate. Per ora sono stati
sospesi cautelativamente dal servizio.
Inchiesta medica
Ventinove medici sono finiti sotto inchiesta a Roma per la morte
di una donna, travolta da un'auto il 23 dicembre del '99 e
deceduta il 26 gennaio dell'anno successivo. E' l'insolita svolta
dell'inchiesta condotta dal pubblico ministero Salvatore Vitello,
che ha ipotizzato l'omicidio colposo non solo nei confronti del
conducente della vettura, Sandro Di Benedetto, ma anche nei
riguardi dei sanitari che, a vario titolo, prestarono soccorso e
assistenza alla paziente. La donna venne assistita dai medici in
servizio presso il Dipartimento di prima emergenza, il reparto di
chirurgia e quello di ortopedia del Policlinico Umberto I, dove -
secondo l'accusa i medici sottovalutarono la patologia e diedero
atto "di aver preso in visione un referto relativo alla Tac e
Total body, nella realtà mai effettuato e neanche mai
richiesto".
Ostello in fiamme