Le autorità australiane hanno respinto ieri un altro
battello, il quarto nel giro di due settimane, carico di
profughi, intercettato al limite delle acque territoriali. Sul
battello, proveniente dall'Indonesia, c'erano circa 130
persone, che sono stati subito respinte in acque
internazionali. Nel frattempo il governo di Canberra ha
ordinato alla nave della marina Manoora, su cui si trovano
altre centinaia di afghani, di far rotta direttamente sul
minuscolo stato di Nauru, saltando lo scalo di Port Moresby,
in Papua Nuova Guinea, da dove un gruppo di immigrati avrebbe
dovuto poi prendere il volo per la Nuova Zelanda e un altro
quello per Nauru. Il primo ministro John Howard sembra non
voler tener conto della sentenza della Corte federale, che
martedì ha imposto all'Australia di farsi carico dei profughi
e di farli riportare a Canberra entro questo venerdì.
Otto anni a 11 trafficanti
Pene severe sono state inflitte ieri dal tribunale di
Crotone a undici uomini di nazionalità turca accusati di aver
favorito l'ingresso clandestino nel territorio italiano di
cittadini extracomunitari. I giudici hanno condannato a otot
anni di reclusione e sette miliardi di multa l'intero
equipaggio del motopeschereccio che lo scorso 27 agosto aveva
condotto fino al limite delle acque internazionali italiane
una nave con a bordo 354 profughi, in gran parte di etnia
kurda. Gli scafisti furono intercettati e poi arrestati dalla
guardia di finanza mentre tentavano di allontanarsi su una
seconda imbarcazione dopo aver abbandonato i profughi al loro
destino.
Croce rossa, altri arresti
Quattro persone legate in vario modo alla Croce rossa di
Agrigento sono finite ieri in manette per aver sottratto
derrate alimentari destinate agli indigenti. Si aggiungo ad
altri 4 arresti effettuati nel mese di luglio nell'ambito
della stessa inchiesta. Le persone complessivamente indagate
sono cinquanta. Per tutti l'accusa è di accaparramento
illecito di prodotti quali olio extravergine d'oliva, farina,
latte, parmigiano e prosciutto. Tali prodotti finivano nei
negozi o nelle dispense di amici dei volontari della Cri.
La tipografia dei visti
Permessi di soggiorno, carte d'identità italiane, patenti e
altri documenti tutti falsi. La tipografia clandestina che li
stampava si presentava ufficialmente come una ditta di
import-export e aveva sede a Martinengo, in provincia di
Bergamo. E' stata scoperta ieri da agenti di un commissariato
di Milano che ne hanno arrestato i titolari, due fratelli
cittadini marocchini. All'interno della tipografia c'erano
anche timbri intestati a diverse questure e comuni del nord
Italia.
Muore sotto le macerie
Una bimba di 2 anni, Melita Bairan, è morta sotto le
macerie di un capannone crollato in seguito ad un incendio. La
tragedia è avvenuta nel primo pomeriggio di ieri in via Pietro
Platania nel centro di Catania. Il numero delle vittime poteva
essere maggiore dato che nel capannone, regolarmente
affittato, abitano 3 famiglie di profughi kosovari, 15 persone
in tutto. Nel tentativo di domare l'incendio sono rimasti
feriti alcuni pompieri in modo non grave. Per la piccola
purtroppo non c'è stato niente da fare: il corpo, parzialmente
carbonizzato, è stato sottratto alle macerie solo in un
secondo momento. Restano da chiarire le cause dell'incendio.