La procura di Como ha aperto un fascicolo di inchiesta dopo
la denuncia fatta alcuni giorni fa da una pensionata che
ritiene di aver avuto gravi ripercussioni sulla propria salute
per aver utilizzato il Lipobay. Si tratta di Rinalda Vescovi,
72enne di Como. La donna, dopo aver utilizzato il farmaco per
curare il colesterolo, ha cominciato ad avere forti difficoltà
nel camminare a causa di una violenta forma di miastenia.
Dieci giorni fa ha presentato ai carabinieri una denuncia
contro la Bayer Italia.
Traffico di permessi
E'stata aperta un'inchiesta su traffici illeciti di visti
di immigrazione concessi da ambasciate e consolati italiani
all'estero. L'indagine è stata avviata dalle procure di
Milano, Roma e altre città da circa un anno. I reati
ipotizzati vanno dall'abuso d'ufficio al favoreggiamento
dell'immigrazione clandestina, ma per alcune sedi, in
particolare quelle di Cuba e dell'Etiopia, si ipotizza anche
la corruzione: qui i visti sarebbero stati venduti, secondo un
preciso tariffario.
Morbo anche in Asia
Il morbo della mucca pazza è arrivato anche in Asia. Il
primo caso è stato annunciato ieri dal ministero
dell'agricoltura giapponese, che l'ha scoperto in un
allevamento nella zona di Chiba, vicino a Tokyo. In giugno la
Fao, l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione
e l'agricoltura, rese noto che in Europa dell'Est, Asia e
Medio Oriente si sarebbero potuti registrare nuovi casi di
"mucca pazza", per le massicce importazioni di farine animali
provenienti dall'Europa occidentale, da dove l'epidemia si è
diffusa.
Liquore killer
Sono morte 22 persone in Estonia, dopo aver bevuto un
liquore distillato clandestinamente con metanolo, e almeno 33
sono ricoverate in condizioni critiche in ospedale. L'alcool
metilico, o metanolo, impiegato per usi industriali, è
altamente tossico e può causare la cecità e, nei casi più
gravi, la morte. La polizia ha già arrestato quattro persone
responsabili di un'attività di distillazione clandestina.
Usa, test illeciti
Per effettuare alcuni test scientifici nucleari in
Australia gli Stati Uniti hanno utilizzato le ossa di 22 mila
australiani morti, tra cui 5 mila bambini di pochi mesi di
età, senza il permesso dei familiari. E'stato il ministero
della Sanità australiano a rivelare per la prima volta ieri le
dimensioni del programma top secret, durato dal 1957 al 1978 e
condotto dagli Stati Uniti, per misurare i livelli di sostanze
letali assorbite durante i test nucleari atmosferici condotti
in zone desertiche dell'Australia. Il rapporto è opera
dell'Agenzia australiana di sicurezza nucleare, che ha
esaminato gli archivi governativi.