Da casa a scuola con scorta armata
Come era
già accaduto prima dell'estate sono intervenuti polizia ed
esercito per garantire la sicurezza delle bambine. "Alla sola
vista della divisa scolastica mia figlia scoppia in lacrime",
racconta una mamma ORSOLA CASAGRANDE - LONDRA
L' anno scolastico per decine di alunni
di una scuola elementare di Belfast si è aperto ieri
esattamente come si era chiuso a luglio: con gruppi di
lealisti che tentano di impedire ai genitori di accompagnare i
loro figli a scuola e con pesanti scontri tra protestanti e
polizia. Ieri mattina, la Ruc (la polizia nordirlandese) e
l'esercito inglese hanno spostato di peso circa duecento
residenti (o sedicenti tali) del quartiere lealista di
Glenbyrn, che stavano bloccando Ardoyne Road, per
"scoraggiare" con la forza un gruppo di genitori cattolici
intenti ad accompagnare a scuola le loro figlie (la Holy Cross
Primary School è infatti una elementare femminile). Soltanto
l'intervento di polizia e soldati ha permesso alle giovani
studentesse di entrare in classe e, comunque, ben oltre
l'orario di inizio delle lezioni, riprese ieri dopo la pausa
estiva. Mentre le ragazzine, intimorite e terrorizzate
passavano attraverso il corridoio "protetto" dalla polizia,
decine di lealisti gridavano insulti e lanciavano oggetti.
Dentro le aule gli insegnanti cercavano di riprendere una
normale attività scolastica, fuori Ruc e esercito avevano il
loro bel da fare nel cercare di impedire ai duecento lealisti
di continuare nel loro sfoggio di violenza: il lancio di
bottiglie, pietre, bastoni, è stato allora diretto nuovamente
verso le forze dell'ordine. Con conseguente carica della
polizia che per ore ha ingaggiato un duro confronto con i
residenti lealisti. Prima che le scuole chiudessero per le
vacanze estive, nei mesi di giugno e luglio, numerosi erano
stati gli istituti cattolici letteralmente posti in stato
d'assedio da gruppi di lealisti che si spacciavano per
residenti protestanti, arrabbiati perché dovevano "sopportare"
quotidianamente il passaggio degli studenti cattolici. In
realtà le manifestazioni tanto spontanee non erano: ben presto
infatti è stata denunciata da parte dei comitati dei genitori
degli studenti cattolici l'infiltrazione e l'organizzazione di
gruppi di lealisti appartenenti agli squadroni della morte
dell'Uda (Ulster Defence Association). La mano lunga del
settarismo più bigotto e soprattutto più violento è dunque
ancora una volta entrata in attività. Per la verità l'Uda e i
suoi sottogruppi non si sono mai fermati. Dopo la protesta di
ieri, la scuola cattolica della Holy Cross ha deciso di
chiedere ai genitori di accompagnare a scuola i loro figli
seguendo un percorso alternativo, che eviti il passaggio
attraverso la strada "protestante". La richiesta sarebbe
ridicola se la situazione non fosse drammatica: ieri una mamma
è finita all'ospedale per una ferita alla testa piuttosto
seria causata da una bottiglia. La violenza protestante è
ancora più pericolosa in un momento come quello attuale di
stasi politica, dovuta all'ostinato rifiuto degli unionisti
(cioè dei politici che rappresentano la comunità protestante)
ad accettare e quindi mettere in pratica un accordo di pace
(quello del venerdì santo) da loro stessi sottoscritto. Prima
dell'estate il governo inglese ha ripreso il controllo diretto
sulle 6 Contee nordirlandesi sospendendo l'assemblea per il
nord Irlanda e tutte le istituzioni decentrate. Alla base
della decisione britannica il ricatto del leader unionista
David Trimble che continua a bloccare qualsiasi progresso dei
negoziati di pace, ponendo condizioni inesistenti e
soprattutto inaccettabili, come la consegna da parte dell'Ira
di tutto il suo arsenale. E questo nonostante la conferma da
parte della commissione per il disarmo (nominata dal governo
inglese) che sul fronte disarmo passi enormi erano stati
compiuti dopo che l'Ira aveva proposto un metodo verificabile
di "messa a tacere" delle armi.
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