Avrebbero viaggiato nove giorni prima di arrivare, all'alba di
ieri, sulla spiaggia di Camini (Reggio Calabria). In venti,
profughi kurdi e iracheni, sono stati rintracciati dalla polizia
un po' alla volta, chi a ridosso di un campeggio chi lungo la
statale jonica, e traferiti nel centro profughi di Isola Capo
Rizzuto. Assieme a loro avrebbero viaggiato altri profughi, forse
un centinaio, dei quali però si sono perse le tracce. Domenica a
Crotone erano sbarcati altri 350 profughi, ma per quello di ieri
gli inquirenti parlano di "sbarco anomalo". I profughi erano in
buone condizioni, ben vestiti (le agenzie parlano di abiti
griffati) quasi tutti con documento d'identità, cellulare, e
banconote turche, dollari e marchi tedeschi. Partiti dal porto
turco di Marmares il 19 agosto scorso a bordo di un gommone, dopo
4-5 ore avrebbero raggiunto al largo una nave mercantile sulla
quale avrebbero compiuto il lungo viaggio verso le coste
calabresi per essere poi scaricati su un altro gommone che li ha
trasbordati a riva. Prezzo del viaggio: 1.500 dollari a testa.
Pappa con sorpresa
La divisione francese della Nestlè ha tolto dal commercio 15
tonnellate di cibo per i bambini, dopo che una mamma aveva
denunciato di aver trovato un "oggetto estraneo" in una pappa a
base di pollo. Secondo la donna, si tratterebbe probabilmente di
un osso, secondo la compagnia di un "oggetto di origine
vegetale". Ma le analisi sono ancora in corso.
Dossier Arcobaleno
Un dossier che segnala 286 siti web coinvolti in commercio di foto
pedofile con neonati è stato presentato ieri alla Procura della
Repubblica di Siracusa da Telefono Arcobaleno, l'associazione
fondata e presieduta dal parroco di Avola (Sr), don Fortunato Di
Noto. Nella denuncia, in tutto 48 pagine, Arcobaleno traccia la
mappa dei percorsi telematici che potrebbero ricondurre a
organizzazioni criminali di pedopornografia. Il dossier è frutto
di un monitoraggio ininterrotto di Internet, durato 48 ore e
conclusosi alle 15 di oggi. Secondo Arcobaleno, i 286 siti adesso
scoperti presentano elementi comuni, il che, si afferma in una
nota, "lascia supporre che si tratti di un'unica organizzazione
criminale".
Ucciso bimbo rom
Ha investito una famiglia rom uccidendo un bambino di 5 anni,
rischiando di essere linciato da altri nomadi che avevano
assistito all'incidente. L'uomo, alla guida di una Fiat Punto, un
sordomuto 50enne in possesso di una patente speciale, è stato
salvato da una pattuglia di vigili urbani, che lo hanno
allontanato. L'incidente è avvenuto in via dei Gordiani, nel
quartiere Torpignattara di Roma, a pochi metri dal campo nomadi
dove risiede la famiglia investita.