Nuovo sbarco di clandestini ieri sera nella Locride dove, a bordo
di un peschereccio di 25 metri, sono giunti sulle coste di S.
Ilario 350 immigrati, kurdi, iracheni e cingalesi. Tre di loro
sono stati trasportati all'ospedale di Locri. Lo sbarco è avveno
poco dopo le ore 19, quando l'imbarcazione è stata fatta arenare
sui bassi fondali della costa antistante il centro ionico. A
bordo di quest'altra carretta del mare, per sei giorni hanno
viaggiato, ammassati in modo disumano, 49 donne e 55 bambini, e
218 maschi adulti, tutti praticamente senza mangiare né bere. I
carabinieri della compagnia di Locri hanno fermato 6 persone,
sospettate di far parte dell'equipaggio dell'imbarcazione. Fra
gli immigrati anche qualche africano. Lo sbarco di ieri sera è il
nono che avviene in Calabria dall'inizio dell'anno.
Coste violate
Ilitorali siciliani sono sistematicamente oggetto di violazioni
ambientali. Nel solo 2000 sono stati accertati 4350 reati di
questo tipo (quasi il 20% del totale italiano), in media uno ogni
3,5 km di costa, per lo più legati ad abusivismo edilizio. I dati
sono stati resi noti ieri da Legambiente, in occasione della
tappa di Goletta Verde a Porto Empedocle (Ag). I risultati delle
analisi effettuate nell'area marina della provincia di Agrigento
sono invece confortanti: salvo le due eccezioni di Licata e della
foce del torrente Gela, il mare della zona è pulito e non ci sono
problemi per la balneazione.
Aids: che fare?
Tra l'uso del preservativo e l'astinenza dal sesso meglio la
seconda per sconfiggere l'Aids. Questa è la proposta che viene
dal Kenia, nella persona del suo presidente Daniel Arap Moi, che
ha chiesto alla nazione di astenersi dal sesso per almeno due
anni in modo da limitare la diffusione della malattia. In
precedenza il governo aveva annunciato l'intenzione di importare
300 milioni di preservativi da distribuire alla popolazione, ma
questa soluzione aveva immediatamente scatenato la reazione dei
leader religiosi.
Rischio Red Bull?
La bibita energetica Red Bull sarebbe all'origine di tre decessi
in un anno in Svezia. The Swedish National Food Administration ha
diffuso un avviso pubblico per mettere in guardia dall'assunzione
della bevanda mischiata ad alcool o subito dopo esercizi o sforzi
pesanti e continuati. Due delle vittime, infatti, sono morte dopo
aver mischiato la bibita con della vodka, mentre la terza per
averne bevuto diverse lattine dopo una seduta in palestra
particolarmente impegnativa. Per tutte e tre il decesso si
sarebbe verificato a breve distanza dall'assunzione di Red Bull.
La casa produttrice si difende sostenendo che non ci sono prove
certe che attestino una relazione tra la bevanda e gli strani
decessi.