Quattro corpi
sulla sabbia
CINZIA GUBBINI -
ROMA
Li hanno avvistati alle prime luci dell'alba gli operai della
forestale che si recavano a lavoro. Hanno subito avvertito la
polizia: due cadaveri si erano arenati sulla spiaggia di
Randello, a Ragusa. La motovedetta e l'elicottero dei carabinieri
hanno iniziato a perlustrare la zona, e a pochi metri di distanza
hanno trovato altri due cadaveri che galleggiavano a circa 200
metri dalla costa, tra Punta Secca e Scoglitti. Una scena
straziante: i Tg ieri sera hanno mandato in onda le immagini dei
quattro corpi, rigidi e gonfi.
Quattro cadaveri di uomini adulti, tra i trenta e i quaranta
anni. Quattro migranti finiti in mare mentre cercavano di
raggiungere le coste italiane. Non si sa da dove siano partiti, e
neanche quando sia avvenuta la tragedia. Gli inquirenti ritengono
che il trentativo di sbarco risalga alla notte scorsa, e che le
quattro vittime si fossero imbarcate su un gommone con almeno
altre quindici persone. Sette comapgni di viaggio sono stati
rintracciati ieri mattinalungo il litorale: erano bagnati e
impauriti, anche loro avevano dovuto lasciare l'imbarcazione
prima di raggiungere la costa. Una modalità abbastanza usuale,
perché intorno a Ragusa il fondale è basso. I sopravvissuti hanno
riconosciuto tre dei quattro cadaveri ritrovati, ma probabilmente
anche il quarto era con loro sul gommone. "Non sappiamo ancora di
quale nazionalità fossero le vittime - spiega il comandante dei
carabinieri di Ragusa - due di loro sembrano cingalesi, gli altri
due mediorientali. Purtroppo non avevano con loro neanche il
passaporto, sarà quindi difficile capire chi sono. Uno aveva in
tasca soltanto 120 mila lire, l'altro 150 dollari". Le sette
persone rintracciate hanno dichiarato di essere iracheni, tra di
loro ci sono anche donne e bambini, probabilmente chiederanno
asilo politico. Intanto, informano dalla stazione dei
carabinieri, saranno trasportati nei centri di permanenza di
Agrigento o Trapani.
A poca distanza dai corpi senza vita dei quattro uomini i
carabinieri hanno trovato anche sacche e borsoni, alcuni
contenevano vestiti femminili. Secondo la ricostruzione degli
inquirenti tutti i passeggeri sono stati costretti a gettarsi in
mare con i bagagli, che hanno poi abbandonato per raggiungere più
agevolmente la riva.
"Questo episodio mi ricorda esattamente un'altra vicenda tragica,
avvenuta a luglio dello scorso anno - racconta il comandante dei
carabinieri - quando trovammo tre cadaveri nella zona tra Modica
e Ragusa, esattamente nel lato opposto a quello di ieri notte. Si
tratta di due zone di riserva forestale, nascoste quindi rispetto
al resto della costa che durante l'estate è sempre affollatissma.
Questo dimostra che gli scafisti conoscono bene la zona".
Un'indagine di un anno fa portò all'arresto alcune persone, parte
di un'organizzazione di trafficanti con base a Malta. Non è
escluso che anche il gommone di ieri sera sia partito dall'isola,
che dista circa un'ora e mezzo dalle coste di Ragusa. Il prezzo
per questatratta si aggira sui due milioni, ma varia a seconda
del periodo: d'inverno, quando il mare è più agitato, si paga di
più, i prezzi scendono d'estate. Nel primo semestre di quest'anno
sono soltanto 34 le persone sbarcate a Ragusa.
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