da "Il Manifesto"

10 Marzo 2001

L'AGGRESSIONE DI ORBASSANO

"Picchiato dai naziskin"? I carabinieri nutrono dubbi sul racconto dello studente

ALFIO GATTO - TORINO

"Sono stato picchiato da un gruppo di teste rasate. Mi hanno sfregiato con un coltello e mi hanno orinato sul cappotto". Era il 21 febbraio, Mario B., studente di 15 anni di Orbassano, raccontò al padre e la madre di essere stato aggredito da un gruppo di neonazisti perché aveva difeso la letteratura omossessuale in classe. "Mi hanno aspettato sotto casa, erano tutti incapuccuati, non potrei riconoscerli ma erano dei nazisti". Il pestaggio - secondo il racconto del ragazzo - sarebbe avvenuto una quindicina di giorni prima della denuncia, per giorni Mario B. aveva nascosto il fatto, ma poi era crollato, confessando prima agli amici e poi ai genitori di quella terribile "mattina, quando ho avuto paura che mi ammazzassero". La ricerca dei responsabili sembrava piuttosto semplice, naziskin e militanti di Forza Nuova non mancano in zona, come pure spedizioni e minacce. Il sottoufficiale dei carabinieri Occhino aveva assicurato che nel giro di pochi giorni i picchiatori sarebbero venuti fuori. Ma poi le indagini si erano inceppate. Non erano mancate le prese di posizione e di condanna, corteo compreso, finito con qualche spinta, tanta polizia e un diverbio tra il filosofo Gianni Vattimo e lo scrittore Aldo Busi. Ma ora gli investigatori cominciano ad avere qualche dubbio, e oggi alle 11 quella che negli ultimi giorni era una voce insistente potrebbe trovare conferma: un piccolo caso Marsiglia. Questa mattina infatti i carabinieri renderanno noti i risultati delle analisi sul cappotto svolte dall'ufficio del reparto scientifico Parma. Si cercavano tracce di urina che pare non siano state trovate. Un primo riscontro che potrebbe far crollare tutta la storia.