da "Il Manifesto"

21 Febbraio 2001

Libro e assegnetto

Comune di Verona e regione Veneto patrocinano una rassegna di "cultura non conforme", finanziata con qualche decina di milioni. E' una fiera di editori di estrema destra. Hitler e Göbbels in una cornice rispettabile

PAOLA BONATELLI - GUIDO CALDIRON

Con il patrocinio della Regione Veneto e del Comune di Verona, si apre domani in un teatro comunale della città scaligera la mostra dell'editoria minore "Alla scoperta della cultura non conforme", prima rassegna delle edizioni "samiszdad" italiane (i samiszdad erano le pubblicazioni del dissenso sovietico). Durerà fino al 25 febbraio. L'esposizione, che verrà presentata oggi in una conferenza stampa in municipio, è organizzata dall'associazione Sinergie Europee con sede a Milano. Nell'ambito della rassegna è previsto un convegno dal titolo "La censura del chiasso", che sarà aperto sabato 24 dal vicesindaco e assessore alla cultura Luca Bajona (An). Come i concerti nazirock spacciati come "occasioni di sano divertimento per i giovani", questa iniziativa nasconde sotto titoli generici e accattivanti una vera e propria mostra mercato dell'editoria di estrema destra. Per meglio mascherare il reale contenuto dell'iniziativa l'elenco delle case editrici presenti nel progetto di Sinergie Europee è stato "aggiornato" in extremis inserendo alcuni editori come Odradek, Datanews e la stessa Manifestolibri. Peccato che nessuna di queste case editrici della sinistra sia stata mai invitata. Non ne sapevano niente fino a ieri, quando sono stati raggiunti da una nostra telefonata. La storia Il 3 ottobre del 2000 perviene al Comune di Verona la presentazione di un progetto di "Sinergie Europee Italia", protocollato il 4 ottobre; si prevede una mostra editoriale con il predetto titolo e sottotitolo e un convegno da tenersi a Verona l'8-9-10 dicembre del 2000. L'incipit è una citazione di Marzio Tremaglia, il giovane assessore alla cultura della Regione Lombardia, eletto nelle file di An, scomparso lo scorso anno. Da assessore, Tremaglia aveva teorizzato e praticato un recupero delle tradizioni culturali della destra radicale attraverso l'organizzazione di iniziative istituzionali da parte delle amministrazioni locali. Una delle caratteristiche del "modello Tremaglia" era stata proprio quella di dare cittadinanza alle diverse culture di destra, affiancando esponenti moderati a ideologi dichiaratamente neofascisti. Tremaglia non ha indicato solo un modello teorico, ma anche una precisa modalità tecnica: quella di offrire spazi e finanziamenti alle strutture culturali dell'estrema destra fornendo il patrocinio di assessorati disponibili. In linea con il "modello Tremaglia", il progetto di Sinergie Europee presentato a Verona prevede una mostra mercato di 25 case editrici "eretiche" rispetto al "political corretly" (sic!): tra queste troviamo ad esempio la AR di Franco Freda con titoli che spaziano da Evola allo stesso Freda fino a Hitler e Göbbels, ma anche case produttrici di "musica alternativa", come la Rupe Tarpea Produzioni, che pubblica i cd di Massimo Morsello, o la Tuono Records, fondata dal leader del Veneto Front Skinhead Piero Puschiavo. Galleria degli orrori Il panorama dell'editoria di estrema destra proposto è pressochè esaustivo. Per ogni casa editrice potranno essere esposti fino a 500 libri: visti i cataloghi delle edizioni ospitate, quello che si prepara è una "full immersion" in questa autentica letteratura dell'orrore. Ad iniziare dalle Edizioni di Ar, che nel 1999 hanno ristampato "La disintegrazione del sistema" di Franco Freda, citato a più riprese come uno dei testi teorici della strategia della tensione, e che negli ultimi anni hanno pubblicato anche volumi come quello su "Mondialismo e resistenza etnica", scritto da Alberto Lembo, parlamentare vicentino oggi passato ad An, quando ancora faceva parte della Lega. Le edizioni di Freda spaziano dai classici del nazismo a quel nuovo filone del radicalismo nero rappresentato da chi pretende di negare Auschwitz: insomma da Adolf Hitler a Carlo Mattogno, sorta di Faurisson nostrano autore di testi come "Auschwitz: fine di una leggenda". Il negazionismo è anche la caratteristica dell'unica casa editrice "nata a sinistra" tra quelle invitate a Verona: la genovese Graphos che affianca ai testi di Bordiga violenti pamphlet contro la verità storica dell'Olocausto, come il testo di Roger Garaudy "Il mito fondatore della politica israeliana". Ma il "catalogo" dell'iniziativa raccoglie davvero tutto. Dalla Ritter di Milano specializzata in libri illustrati sulla storia delle armate hitleriane alla romana Settimo Sigillo, per oltre venti anni editore di riferimento del Msi di Almirante e oggi vicina alle posizioni della destra sociale di An, che pubblica testi scritti da esponenti del partito di Fini ma anche raccolte dedicate a Evola o a Clemente Graziani, leader di Ordine nuovo, fino alla fiction sugli anni ottanta redatta dagli ex di Terza posizione. Dall'editore Novantico, che vanta titoli come "Legione Autonoma Ettore Muti", ai neoborbonici napoletani di Controcorrente che spaziano dalle insorgenze antigiacobine al tradizionalismo cattolico fino alla Effedieffe di Milano, "vicina" a Forza nuova. Tra gli editori presenti c'è naturalmente la Società Editrice Barbarossa, che stampa dal 1984 il mensile Orion, costola italiana del progetto di Sinergie Europee. Nata nella seconda metà degli anni Novanta per rilanciare il circuito culturale della destra radicale in Europa, Sinergie è ramificata in Francia, Belgio e Germania, ma con larghi contatti anche nei paesi dell'est. Sorta di linea di comunicazione aperta tra gli ambienti della nouvelle droite di Alain de Benoist e la cultura del neofascismo continentale "eurasiatico", Sinergie ha pubblicato in lingua francese una rivista, "Nouvelle de Synergie Européennes", che ha dato conto di incontri e convegni svolti ai quattro angoli d'Europa. Ma non si tratta solo di "progettare eventi culturali". Lo dimostra - come ha spiegato su Orion Maurizio Murelli, condannato per l'uccisione dell'agente Marino - la realizzazione di "happening" come "l'Università d'Estate 2000" organizzata tra il 29 luglio e il 2 agosto da Sinergie Europee. All'iniziativa, come ha scritto Gabriele Adinolfi, già leader di Terza posizione, parteciparono esponenti di An, della Lega, di Forza nuova e della Fiamma tricolore. Concerti e happening In dicembre a Verona comunque la mostra e il convegno non si fanno. L'assessorato alla cultura del Comune è all'epoca occupato con altre "iniziative culturali", precisamente un concerto a cui partecipano tre gruppi dell'area nazirock europea, gli Ultima Thule, i Condemned 84 e i Fronte 82. Il concerto, che si svolge il 16 dicembre, si rivela essere un raduno neonazista con circa 400 giovani naziskin che arrivano da tutta Europa. L'iniziativa provoca in città una certa risonanza, tanto che i consiglieri comunali dell'opposizione chiedono alla sindaca di Forza Italia di ritirare le deleghe agli assessori (cultura e politiche giovanili) che hanno dato il patrocinio. Seguono il pasticcio sui calciatori neri, la rovente puntata di "Sciuscià" sul caso Marsiglia, l'immagine della città "offesa" dalle accuse di razzismo. In questo scenario si realizza la proposta di Sinergie Europee, la mostra dell'editoria minore con convegno abbinato. L'iniziativa, pur mantenendo nella presentazione la forma originaria, viene "ridipinta". Fra i partecipanti del convegno vengono inseriti anche rappresentanti di una certa cultura democratica, come l'editore Fausto Lupetti e Claudio Sabelli Fioretti, ex direttore di Cuore, mentre tra le case editrici spuntano quelle di sinistra, sei in tutto, la Manifestolibri, Kaos, Odradek, Gamberetti, Datanews e Leoncavallo. Ma i nuovi inseriti nulla sanno dell'iniziativa: nessuno li ha avvisati né invitati, così come sono stati contattati con modalità poco corrette Fausto Lupetti e Sabelli Fioretti. Lupetti ci ha dichiarato di aver dato la propria disponibilità dopo aver saputo della presenza di Sabelli Fioretti, il quale ha dato la sua contando su quella di Lupetti (che diserterà). Quanto alle case editrici di sinistra, una volta informate del loro inserimento in un'iniziativa del genere, rifiutano qualsiasi coinvolgimento: "Non sappiamo niente e non siamo stati informati - dicono Kaos e Datanews - comunque non andremmo mai ad una cosa del genere". "Gravissimo - dice la casa editrice Leoncavallo - il fatto che questa iniziativa sia finanziata dagli enti locali", mentre Marco Bascetta, della Manifestolibri dichiara: "Per nostra fortuna non siamo stati contattati, ma naturalmente non ci saremmo mai mischiati con simili personaggi. Il riferimento all'anticonformismo di una simile manifestazione è davvero fuori luogo, oggi non c'è niente di più conformista del razzismo e della xenofobia". Per Stefano Chiarini della Gamberetti editore "il nostro inserimento in questa iniziativa è una provocazione", mentre Claudio Del Bello di Odradek "parteciperebbe volentieri ad un convegno sul travestitismo fascista, organizzato dagli editori danneggiati dall'accostamento infamante. Sono tecniche di infiltrazione e disinformazione che attengono a quella che si può definire 'guerra psicologica', fatte proprie dalla regione Veneto e dal Comune di Verona". Questi fatti oggi saranno denunciati in una conferenza stampa organizzata dai consiglieri comunali dell'opposizione in collaborazione con il Coordinamento laico antirazzista "Cesar K.", coautore di un rovente dossier sulle destre cittadine. Giovedì pomeriggio, in occasione dell'inaugurazione della mostra, è previsto un sit-in davanti al teatro Camploy, mentre giovedì sera alla palazzina servizi dello stadio si terrà un dibattito sulle "nuove destre". Sabato, in occasione del convegno organizzato nell'ambito della mostra, è prevista un'ulteriore manifestazione antifascista.