da "Il Manifesto"

11 Febbraio 2001

Uniti contro i neonazi

Cortei contro l'estrema destra in Germania. Schröder vuole una legge sull'immigrazione

F. CO.

Erano attesi in cinquemila, ne sono arrivati quasi ottomila. E' pienamente riuscita la contromanifestazione organizzata ieri a Hagen, nel Nordreno Vestfalia, per protestare contro la marcia dei neonazisti. Duecentocinquanta le teste rasate, che sfilavano in corteo al grido di "Contro la repressione e la diffamazione dei tedeschi", chiamati a raccolta dal leader dell'estrema destra Christian Worch. La marcia era stata autorizzata dalle autorità cittadine a condizione che venisse evitato tutto ciò che in genere caratterizza il repertorio naziskin, dall'abbigliamento agli slogan apertamente xenofobi. Alcuni dimostranti dell'estrema sinistra hanno cercato di forzare il cordone di polizia che separava le due manifestazioni: ci sono stati tafferugli e diciotto persone sono state fermate. La manifestazione di Hagen non è stata l'unica ieri in Germania. Molte altre persone hanno risposto all'appello del "Bündnis gegen Rechts" (Unione contro la destra), motivate anche dall'ennesimo atto di violenza xenofoba: il giorno prima nella città di Eilenburg, in Sassonia, sei operai turchi erano stati attaccati e picchiati da un gruppo di neonazi; uno di loro ha riportato ferite gravi. A Münster erano qualche centinaia a protestare contro la xenofobia, a Magdeburgo più di mille persone, in ricordo anche dell'assassinio, 4 anni fa, del diciassettenne Franck Böttcher, pugnalato a morte dagli skinheads. Gli ultimi sondaggi di opinione non spingono certo all'ottimismo. Su 1106 giovani tedeschi intervistati, fra i 14 e i 25 anni, oltre il 40% si dice convinto che in Germania ci siano troppi stranieri e il 10% ritiene che il nazionalsocialismo sia stato "una buona idea" (pubblicati sul settimanale die Woche). Non c'è da stupirsi allora quando lo stesso ministro degli interni tedesco Schily fornisce i dati sulla violenza neonazista e xenofoba: gli attacchi contro gli stranieri sono aumentati nell'ultimo anno del 40%. La metà di questi avviene nelle regioni dell'ex Germania dell'est, dove abita il 21% della popolazione complessiva. La questione dei lavoratori stranieri è stata ripresa anche dal cancelliere Gerhard Schröder che ieri, al congresso regionale dei socialdemocratici a Mannheim, ha ripetuto di voler varare entro il 2002 - cioè entro la fine della legislatura - la legge sull'immigrazione. La Germania dispone di una legge sull'asilo e ultimamente ha attivato un programma di green cards, per reclutare lavoratori stranieri specializzati. Se il gabinetto rosso verde non dovesse riuscire a varare la legge in tempo, la questione immigrazione potrebbe divenire un elemento cruciale nel confronto della prossima campagna elettorale.