da "Il Manifesto"

02 Febbraio 2001

Niente case ai rom di Roma

VIA DEI GORDIANI Storace boccia il progetto e "ospita" anziani e handicappati. Se italici

CI. GU. - ROMA

Nella scorsa puntata vi avevamo parlato del villaggio rom di via dei Gordiani, a Roma. Volevamo raccontarvi un'"occasione persa". A via dei Gordiani doveva essere costruito un "villaggio": per la prima volta i rom avrebbero vissuto in case vere. Contestualmente sarebbe stato riqualificato l'intero quartiere. Ma le passate elezioni regionali fecero naufragare tutto. Mercoledì scorso la vicenda è giunta al suo epilogo: come simpaticamente recitava un comunicato stampa "la giunta Storace ha tolto le fondamenta al villaggio rom". L'altroieri, infatti, la giunta della regione Lazio - quella della censura ai libri di testo, del no alla pillola del giorno dopo e dell'assegno per il terzo figlio - ha deciso di definanziare il villaggio. Non solo. Al suo posto verranno costruiti 100 alloggi per giovani coppie, anziani e handicappati: le categorie speciali della legge 179 del '92, "una vera emergenza sociale" secondo l'assore Dionisi. C'è però una quarta categoria prevista da quella legge, i rom."Dionisi faccia un salto al campo rom: troverà tantissimi anziani, tantissime giovani coppie e molti handicappati, purtroppo, anche tra i bambini", ribatte il Coordinamento cittadino che si occupa da tempo del travagliato progetto. E mentre Marco Marsilio (ex capogruppo comunale di An) propone un "brindisi" domenica a mezzogiorno a piazza San Gerardo, il Coordinamento dice: "I rom non sono soli, e la città saprà difendere la loro presenza e i loro diritti". Il capogruppo di An Fabio Rampelli, intanto, si lancia in dichiarazioni a sfondo xenofobo, ma c'è chi propende per un maggiore bon ton, come l'assessore Dionisi: "La realizzazione del villaggio rom in quest'area presentava alcune problematicità dal punto di vista urbanistico, paesisitico e archeologico". La Conferenza dei servizi appositamente convocata si concluse però con il parere positivo di tutti gli organi competenti. Lo sa Dionisi? Altrettanto strabiliante è il "no" della giunta regionale (ma il Comune di Roma dice di non saperne nulla) alla installazione di 46 container, per 250 persone che da quattro anni cercano di capire cosa devono fare della propria vita. "L'attuale piano delle certezze prevede in questa zona un'area di verde pubblico", spiega pragmaticamente Dionisi. La settimana scorsa, però, si era tenuta un'ennesima conferenza dei servizi (a cui la regione non ha partecipato) e nessuna istituzione presente aveva espresso parere negativo sui container. Ne saprà di più Dionisi? Al di là di tutto questo tanto l'assessore che gli altri sorvolano su un particolare: e i rom? E' vero che a Roma esistono diverse aree di "scarico" per loro. Potrebbero, ad esempio, finire nel campo di via Salone. E proprio di luoghi come questo vi parleremo nella prossima puntata.