da "Il Manifesto"

30 Gennaio 2001

"I tifosi non vogliono negri"

Sconcertante dichiarazione del presidente del Verona sul calciomercato

ERNESTO MILANESI

Non c'è posto per un calciatore di colore nel Verona di serie A. Lo ha confermato senza tanti fronzoli Giambattista Pastorello, presidente della squadra scaligera, da tempo alle prese con le "intemperanze" dei tifosi che allo stadio Bentegodi si sono storicamente contraddistinti per il razzismo. Dai tempi del Napoli di Maradona, quando i cori erano ispirati dal "nordismo" leghista, fino alle stagioni più recenti in cui la curva si è sintonizzata con la destra politica più estrema. Il caso nasce dall'ipotesi di uno scambio di giocatori nell'ultima giornata di calciomercato. Bonazzoli e Mboma dovrebbero scambiarsi le maglie di Verona e Parma. L'altra sera Pastorello commenta così ai microfoni di Teleducato di Parma: "Se partisse Bonazzoli i tifosi mi metterebbero sulla graticola. Se poi aggiungiamo l' arrivo di un giocatore di colore con questa tifoseria... Purtroppo la tifoseria del Verona è fatta male, almeno per quanto riguarda i giocatori di colore". Pastorello si è limitato a dipingere la realtà di Verona, nel calcio e non solo: "Bonazzoli sta facendo benissimo da noi: è di proprietà del Parma, ma se dovesse andare via dovrei trovarmi una squadra in Finlandia...". Nel frattempo, l'involontario protagonista del caso è in Africa: con la Nazionale del Camerun gioca le qualificazioni ai Mondiali 2002. Nel Parma dopo il cambio in panchina (da Malesani a Sacchi) Mboma non sembra trovare più molto spazio, tuttavia il trasferimento in riva all'Adige appare assai difficile. Del resto, nel "mirino" dei tifosi del Verona era finito anche il campione del mondo e d'Europa Thuraum, bersagliato dai cori di "buuu" (come se fosse un gorilla) quando il Parma ha affrontato i veneti. Calcio in versione razzista, dunque. E non si tratta di una novità. Cori contro gli avversari di colore, striscioni espliciti nelle curve degli stadi e offese fra calciatori. E ora l'ammissione di Pastorello proprio alla vigilia dell'entrata in vigore delle nuove norme antiviolenza messe a punto da una Federcalcio messa spalle al muro. Sull'ultimo episodio è intervenuta anche il ministro Giovanna Melandri. In una lettera indirizzata al presidente del Coni, e commissario della Federcalcio, Gianni Petrucci ha scritto: "Apprendo dalla stampa le dichiarazioni rese dal presidente del Verona, Giambattista Pastorello, sulla possibilità dell'arrivo nella società veneta di un giocatore camerunense. (...) Non posso non esprimere tutto il mio disappunto e lo sconcerto di fronte a simili affermazioni, se possibile ancora più gravi alla luce dei recenti episodi di violenza e razzismo negli stadio. Sono certa anche in considerazione delle misure da lei annunciate nei giorni scorsi, che gli organismi sportivi sapranno valutare al meglio l'atteggiamento da assumere di fronte a queste dichiarazioni, che certo non aiutano lo sforzo che il Governo e il mondo del calcio stanno facendo per affrontare il preoccupante fenomeno della violenza e del razzismo".