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Liti tra i ministri, De Villepin costretto ad annullare un viaggio in Canada
Parigi, settima notte di guerriglia nelle strade
Periferia ancora in fiamme dopo la morte di due giovani di 15 e 17 anni. Sarkozy visita la banlieue. Chirac: «Più dialogo e rispetto»
STRUMENTI
Poliziotti francesi in assetto anti-guerriglia si preparano a fronteggiare i manifestanti (Ap)
PARIGI -
Ancora una notte di scontri, la settima, nelle periferie di Parigi dove non si placa la protesta degli immigrati di origine nordafricana che denunciano il proprio stato di emarginazione nella società francese. Le violenze si registrano soprattutto nei sobborghi settentrionali e orientali, quelli più densamente popolati dalle minoranze centroafricane. La protesta è alimentata in particolare dalla frustrazione dei giovani che lamentano la difficoltà di trovare un lavoro e un riconoscimento nella società francese.
GLI ASSALTI - A Bobigny, a nordest di Parigi, un gruppo di circa 40
Un pompiere cerca di spegnere un incendio a Le Blanc Mesnil (Reuters)
persone con il volto coperto ha fatto irruzione e parzialmente devastato un centro commerciale, a Le Blanc-Mesnil è stato dato alle fiamme un ginnasio, oltre ad una decina di automobili, ed è stata presa d'assalto una stazione della polizia deserta al momento dell'attacco. Per cercare di contenere i disordini e le violenze sono stati mobilitati circa 500 agenti.
LA POLIZIA - La polizia in questi giorni sta fronteggiando con decisione i manifestanti e due giorni fa la contrapposizione ha provocato le prime vittime: due giovani di 17 e 15 anni che per sfuggire ad una carica si erano rifugiati in una cabina elettrica, rimanendo poi folgorati. Le persone fermate dalla polizia in relazione ai disordini di questa settimana sono già una quarantina secondo quanto riferisce il ministero dell'Interno.
Il ministro dell'Interno, Nicolas Sarkozy (Reuters)
IL MINISTRO -
E proprio il ministro dell'Interno, Nicolas Sarkozy, al centro delle contestazioni per la sua decisione di adottare una linea tura imperniata sulla «tolleranza zero», si è recato nella notte tra mercoledì e giovedì a Seine-Saint-Denis, nella periferia nord della capitale. Sarkozy ha visitato la sala operativa della Direzione dipartimentale della sicurezza pubblica. Per quasi un'ora, accompagnato dal direttore generale della polizia nazionale Michel Gaudin, ha partecipato a una riunione di lavoro per fare il punto della situazione con il prefetto Jean-François Cordet, il direttore dipartimentale Jacques Mric e il responsabile delle forze d'intervento Christian Lambert. Secondo quanto si è appreso, durante le violenze, a Courneuve, i poliziotti sono stati fatti segno di «colpi d'arma da fuoco che non hanno fatto vittime».
IL PREMIER - Intanto il primo ministro Dominique De Villepin è stato costretto ad annullare un viaggio in Canada per restare a Parigi e cercare di calmare gli animi anche all'interno del proprio esecutivo. Tra i ministri non c'è infatti unanimità di vedute su come fronteggiare l'emergenza e nei giorni scorsi ci sarebbe stata una vera e propria lite in Consiglio, in
Il presidente francese Jaques Chirac (Afp)
particolare dopo le prese di posizione decisioniste di Sarkozy.
IL PRESIDENTE - Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente francese Jacques Chirac dicendo che che la legge deve essere rispettata fermamente ma «nello spirito di dialogo e rispetto», secondo quanto riferito dal portavoce del governo Jean-Francois Cope.
03 novembre 2005