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Controllo di un Tir: spesso i clandestini sono nascosti tra le merci
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ROMA - A vederlo così sembra solo un furgone un po’
strano, con un lungo braccio che esce dalla parte posteriore. E invece si
tratta della nuova arma utilizzata dalla Guardia di finanza nella lotta
contro l’immigrazione clandestina e il contrabbando di sigarette. Un’arma
efficace, visto che ha dato risultati positivi nel 70 per cento dei casi.
Si chiama «silhouette scan» e funziona come le macchine
che, negli aeroporti, controllano i bagagli ai raggi X. Viene utilizzato per
verificare i container e i tir che arrivano in Italia dall’estero. Dalla
fine degli Anni ’90, infatti, scafisti e contrabbandieri hanno
cambiato in parte strategia. Dopo il sequestro di tanti motoscafi, 55 solo
nel 1999, sono passati ad utilizzare camion e container con doppifondi.
Oppure a nascondere il carico vero dietro uno fittizio: sigarette dietro
casse di insalata, ad esempio. Di qui l’importanza di «silhouette
scan».
Al momento ne sono operativi quattro, nelle province di Bari, Brindisi,
Napoli e Salerno. Altri quattro entreranno presto in servizio in Sicilia e
Calabria. Tutti al Sud, quindi, e non è un caso: il progetto rientra nel
programma operativo «Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia»
.
«Silhouette scan» non ha una postazione fissa. Viene
spostato su strade e autostrade a seconda dei casi. Ogni comando della
Guardia di finanza, in via preliminare, ha fatto una mappatura del proprio
territorio, indicando le strade più a rischio per i traffici illeciti. Le
ispezioni non sono fatte a caso: vengono passati ai raggi X solo i tir e i
container sospetti, o per i quali si ha comunque qualche segnalazione.
Anche per questo, nel 70% dei casi, i controlli hanno dato risultati
positivi. Il mezzo sospetto viene fermato da una pattuglia e poi
accompagnato nella piazzola in cui è sistemato «Silhouette scan»
. A quel punto, il braccio montato sul retro del furgone viene alzato
fino a formare una sorta di arco. Il camion viene fatto passare sotto, e i
raggi X rivelano il suo vero contenuto sullo schermo che si trova
all’interno del furgone. L’operazione è molto più rapida rispetto ad
un’ispezione tradizionale, che comporta lo scarico di tutte le merci
trasportate.
Il nuovo strumento della Guardia di finanza sta già facendo scuola.
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