Titolo della scheda 'Volontariato per l'integrazione scolastica'

PROPOSTE DIDATTICHE

Homo migrans - durata 4 ore

“Spostarsi in cerca di contesti di vita più convenienti” è una prerogativa naturale degli esseri umani, come sostiene il demografo Massimo Livi Bacci. È questa la conclusione della prima parte di un laboratorio che, attraverso un gioco d’immedesimazione nella prospettiva di chi sceglie di emigrare dal proprio paese e un’analisi dei flussi migratori in diverse epoche storiche, cerca di indurre i ragazzi a far proprio questo concetto fondamentale. La seconda parte, non a caso, si apre con il coinvolgimento diretto dei ragazzi nel racconto delle esperienze di migrazione delle proprie famiglie, per concludersi con una stimolante analisi dei dati relativi all’immigrazione nel nostro paese: una sorta di lente d’ingrandimento che analizza la situazione dal livello locale a quello nazionale.
Scheda descrittiva del laboratorio
Materiali suggeriti per approfondire l'argomento

In viaggio - durata 2 ore

Il laboratorio, che riprende il percorso svolto nella prima parte di “Homo Migrans”, vuole far riflettere i ragazzi sulla naturalità degli spostamenti umani. Questo verrà fatto attraverso un gioco d’immedesimazione nella prospettiva di chi sceglie di emigrare dal proprio paese e un’analisi dei flussi migratori nel tempo (diverse epoche storiche) e nello spazio (dove sono diretti oggi i flussi migratori?), cerca di indurre i ragazzi a far proprio questo concetto fondamentale.

La nostra storia - durata 2 / 4 ore

Il laboratorio si apre con la somministrazione di un questionario sul fenomeno migratorio in Italia ieri e oggi ed un commento comune delle risposte date. Prosegue poi con una riflessione sui concetti chiave di emigrazione, migrante ecc. attraverso l’elaborazione di una mappa concettuale da parte degli alunni in piccoli gruppi. Si conclude, infine, con una lezione frontale e visione di brevi filmati su fattori di spinta e di attrazione, nonché sui flussi principali di emigrazione dall’unità agli anni settanta.

Attraverso gli occhi del cinema - durata 2 ore

Il cinema può costituire uno strumento privilegiato per l'educazione interculurale descrivendo la realtà, mostrando come mutano i modi di pensare, il senso comune e i valori di una società o semplicemente facendo conoscere situazioni e contesti diversi da quelli abituali.
Nel percorso offerto da questo laboratorio alcune sequenze di film e prodotti multimediali forniranno spunti di approfondimento e riflessione su tematiche relative all'identità e all'incontro con il diverso.

Mass media e intercultura - durata 2 ore

Il laboratorio propone ai ragazzi una riflessione su come il tema immigrazione è trattato dai Mass Media. Attraverso l’analisi di articoli pubblicati sulla stampa locale e nazionale e, supportati da ricerche, si cercherà di conoscere quale sia, e per quali ragioni, l’immagine dello straniero diffusa dal mondo dell’informazione.

Made in Italy - durata 2 ore

Se dico Italia, tu cosa dici? Quali sono i tratti salienti dell’identità italiana? Il laboratorio prende le mosse da queste semplici domande, per operare una decostruzione della definizione d’identità come concetto univoco, mostrando invece l´instabilità plurimorfa della nozione stessa. Fondamentale, a questo proposito, è per i ragazzi il confronto con l’altro, il diverso da sé, poiché l’identità non è qualcosa di dato, ma si determina nella relazione. Soprattutto quando l’altro è un coetaneo di seconda generazione.

Informazioni e prenotazioni

CESTIM
Via Cavallotti, 10 - 37124 Verona
Tel. 0039-045-8011032 - Fax 0039-045-8035075
e-mail: laboratori.intercultura@gmail.com

CESTIM Centro Studi Immigrazione onlus
C.F. 93039900233 - P.IVA 02251650236
via Cavallotti, 10 - 37124 Verona
Tel. 0039-045-8011032 - Fax 0039-045-8035075

Contatti

"La prima schiavitù è la frontiera. Chi dice frontiera, dice fasciatura.
Cancellate la frontiera, levate il doganiere, togliete il soldato, in altre parole siate liberi.
La pace seguirà." (Victor Hugo)
"Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora io reclamo il diritto di dividere il
mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro.
Gli uni sono la mia patria, gli altri i miei stranieri" (don Lorenzo Milani)