Il rilascio del permesso di soggiorno da parte della Questura ai cittadini stranieri è subordinato alla dimostrazione di un motivo per cui si richiede di rimanere per un periodo più o meno lungo nel nostro paese.

Numerose sono le fattispecie di motivo di soggiorno previste. Per consentire una maggiore rapidità di lettura dei dati, abbiamo aggregato i vari motivi di rilascio in cinque categorie: lavoro, famiglia, studio, turismo e altri motivi.

La presenza di immigrati, secondo la definizione fin qui data, è riconducibile in massima parte, con le dovute differenze fra le varie comunità, al motivo del lavoro che si configura soprattutto come lavoro dipendente.

L’arrivo di immigrati risponde in primo luogo ad un’esigenza del mercato del lavoro di manodopera che i vari settori produttivi non riescono a reperire a livello locale.

L’immigrato lascia il proprio paese e si sposta dove ci sono maggiori opportunità occupazionali e di miglioramento della condizioni di vita, facendo un calcolo dei costi e dei benefici di questa scelta.

Fatte queste premesse, notiamo le seguenti tendenze nell’andamento dei vari motivi di rilascio del permesso di soggiorno nel medio periodo.

• Il motivo del lavoro è nettamente predominante fino al 1993, ma già dal 1992 il motivo "Altri", che comprende anche i motivi straordinari e umanitari oltre che i motivi religiosi, di salute, giudiziari, ecc., assume dimensioni considerevoli fino a superare anche i motivi familiari dal 1993 al 1996.

• La frequenza del motivo "Altri" è attribuibile in massima parte agli stranieri provenienti dalla ex Jugoslavia, che dal 1992 sono stati accolti, a causa della guerra, per motivi cosiddetti straordinari e umanitari, prevedendo una permanenza non superiore a uno o al massimo due anni. Successivamente questo tipo di permesso di soggiorno è stato rinnovato e in alcuni casi sostituito, anche in occasione della regolarizzazione consentita dal decreto Dini nel 1995/96, e trasformato in permesso per motivi di lavoro con una durata maggiore.

• Quanto più il rapporto fra il motivo del lavoro e quello della famiglia è uguale a 1, cioè si equivalgono i due tipi di motivi di rilascio del permesso di soggiorno, tanto più c’è stabilità dell’immigrazione nel territorio: se cioè aumentano i ricongiungimenti familiari, ad esempio delle mogli e dei figli, questo significa che si vengono a ricomporre nel paese di accoglienza i nuclei familiari in una prospettiva immigratoria di medio e lungo periodo.

• Nel caso di Verona questo rapporto fra motivo del lavoro e motivo della famiglia è migliorato, nel senso della stabilizzazione, negli ultimi otto anni, anche se siamo ancora lontani da un sostanziale equilibrio fra i valori dei due motivi. Questo significa che la fase esplorativa, cioè dei singoli, solitamente maschi, che immigrano in cerca di un lavoro, non è ancora terminata e i ricongiungimenti vengono fatti solo da quegli immigrati che sono inseriti già da alcuni anni e che quindi possono permettersi, anche economicamente, di far venire i propri familiari garantendo loro un alloggio adeguato, come prevede la normativa.

  PRESENZA

  Stranieri segnalati per soggiorno a Verona (% dei dati provinciali) per motivo dal 1990 al 1997