L'IMMIGRAZIONE STRANIERA IN ITALIA ALL'INIZIO DEL 1999

di Franco Pittau-Dossier Statistico Immigrazione\Caritas Roma

 


LE FONTI STATISTICHE

- L'archivio dei permessi di soggiorno quest'anno è perfezionato ed esclude automaticamente quelli scaduti.- I dati di tale archivio vanno comunque completati con la stima dei minori non registrati e dei permessi in corso di rinnovo, il che comporta una maggiorazione del 21%.

- In prospettiva è auspicabile registrare in maniera specifica nell'archivio dei soggiorni tutti i minori, le categorie di chi viene in Italia per ricongiungimento familiare e distinguere tra lavoro a tempo indeterminato e lavoro stagionale.

- Sarà così possibile utilizzare l'archivio unendo la completezza alla tempestività, dote questa sempre più indispensabile .

 

I PRIMI DATI RIASSUNTIVI

 - Sono complessivamente 1.250.000 (dato al 31.12.1998) gli stranieri soggiornanti regolarmente in Italia a qualsiasi titolo.- Incidono per il 2,2% sulla popolazione residente (57,5 mil)

- Circa un milione proviene dai paesi in via di svilupo.

- Vi sono 88 donne ogni 100 stranieri soggiornanti.

- Un terzo (400.000 persone) è costituito da persone soggiornanti da più di 5 anni, con diritto alla carta di soggiorno.

- Quanto all'appartenenza religiosa, la metà è costituita da cristiani (650.000) e un terzo da musulmani (450.000).

- E' notevole il grado di concentrazione urbana, atteso che la metà risiede nelle città capoluogo di provincia.

- Sono 17 le province con più di 10.000 stranieri, 7 quelle con più di 20.000, 2 quelle con più di 30.000 (Bologna e Vicenza), due quelle con più di 40.000 (Torino e Napoli) e due quelle con più di 100.000 (Milano e Roma).

- Roma (219.000 stranieri in provincia e 183.000 in città) rimane la capitale dell'immigrazione, mentre Milano aumenta con un ritmo più sostenuto (140.000 in provincia e 99.000 in città).

 

IL PROCESSO DI SEDIMENTAZIONE NEL CORSO DEGLI ANNI '90


a livello territoriale

- Le regioni del Nord hanno conosciuto un continuo e consistente aumento della loro quota di immigrazione (54% del totale).

- Il Centro è sceso per la prima volta al di sotto del 30%, con la perdita di di dieci punti percentuali.

- Al Sud e alle Isole, in lieve diminuzione, spetta il 17%.

- La maggiore capacità attrattiva del Nord e del Centro dev'essere riferita alle più ampie potenzialità occupazionali e al richiamo dei grandi insediamenti urbani.

 

a livello di tipologia di presenza

- I motivi "lavoro" e "famiglia" coprono l'80% di tutti i permessi (un milione circa) e fanno ipotizzare per il futuro un processo di inserimento in forte aumento.

- Tra gli immigrati i disoccupati sono il 16,7% dei soggiornanti per motivi di lavoro, una percentuale più alta di quattro punti rispetto alla media degli italiani ma non catastrofica.

- Sono poco numerosi i soggiorni per studio e per asilo\motivi umanitari (30.000 ciascun gruppo).

- La percentuale più soddisfacente (4-6%) registrata in alcuna regioni per lavoro autonomo lascia intendere le possibilità di sviluppo anche in questo settore.

 

a livello di provenienza continentale

- Grosso modo, ogni dieci stranieri quattro sono europei, tre africani, due asiatici e uno americano.

- L'Italia, insieme all'Austria, è il paese con la più alta percentuale di extracomunitari (86,3%).

- Sei stranieri su dieci sono, per così dire, vicini di casa (europei e nordafricani).

- I paesi dell'Est Europeo, dopo il grande aumento degli anni '90, si sono stabilizzati a livello percentuale.

- Attualmente solo l'Estremo Oriente e il Subcontinente Indiano sono le aree caratterizzate da una crescita percentuale.

- La presenza straniera in Italia è molto variegata e i primi quattro gruppi (Marocco, Albania, Filippine e Usa) provengono da quattro continenti diversi, il che lascia intendere quanto possa essere complessa un'efficace politica di integrazione.

 

I NUOVI FLUSSI nel 1998

 - Nel 1998 sono stati rilasciati, complessivamente, 145.000 nuovi permessi di soggiorno, di cui un quarto scaduti nel corso dell'anno in quanto a carattere temporaneo,

- Dei restanti 111.000 permessi, in corso di validità al 31 dicembre 1998, sono stati rilasciati:

- Il ricongiungimento familiare si conferma la principale via d'ingresso in Italia e di crescita della presenza straniera.

- L'ingresso per lavoro risulta molto difficile agli extracomunitari, che in effetti non hanno coperto le quote assegnate.

- Non risulta sia stata affatto praticata una concessione eccessivamente alta di permessi per asilo e motivi umanitari.

- L'aumento dei soggiornanti regolari per motivi stabili, esclusi i regolarizzati, è stata di circa 80.000 unità.

 

LA REGOLARIZZAZIONE del 1998

 - La regolarizzazione del 1998 si è chiusa con 88.000 domande e 302.000 prenotazioni (talvolta sovrapposte), con le province di Milano e di Roma in testa (ciascuna con più di 70.000 istanze).

- La composizione molto diversificata degli irregolari fa riflettere sul notevole influsso dei trafficanti di manodopera.

- Le aree caratterizzate da una maggiore pressione migratoria sono: Europa dell'Est (15 punti in più rispetto alla quota dei soggiorni), Africa Occidentale (+8) e Subcontinente Indiano (+6).

- Il tasso di irregolarità è caratterizzato da valori diversi a seconda del termine di confronto: è del 19-24% se riferito a tutti gli stranieri (regolari e non) presenti in Italia.

- Il Nord e le Isole si collocano al di sotto della media nazionale quanto al tasso di irregolarità.

- Gli irregolari incidono per l'84% sulle denunce e per il 91% sugli arresti ma bisogna stare attenti alle generalizzazioni.