il manifesto
31 Gennaio 2008
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CAPITALE & LAVORO

breve
Le cifre
Il 65% vive in baracche, e molti si ammalano

Dalla casa alle cure mediche. Le cifre sugli immigrati che lavorano nelle campagne del Meridione dipingono un quadro allarmante. Il 65 per cento di loro vive in strutture abbandonate e il 10% in locali in affitto. Un altro 10% non ha trovato di meglio che rifugiarsi in tende o in campi di accoglienza, mentre il 5% dorme nelle strade o nelle piazze. Ben il 62% non dispone di servizi igienici, mentre il 64% non ha accesso all'acqua corrente ed è costretta a percorrere lunghe distanze per rifornirsi d'acqua. Quasi nella metà dei casi (44%), l'acqua è ricavata da tubi d'irrigazione e rubinetti esterni. Il 69% non dispone di luce elettrica e per l'illuminazione utilizza candele. Nel 92% dei casi, inoltre, gli alloggi sono privi di riscaldamento. Lo spazio vitale degli immigrati è ridotto al minimo. Le stanze sono sovraffollate, tanto che il 21% deve condividere il materasso con una o più persone e oltre la metà (53%) dorme per terra sopra un cartone o un materasso. In queste condizioni, molti immigrati si ammalano. Le patologie interessano ossa e muscoli (22%), pelle (15%), l'apparato respiratorio (13%), quello gastrointestinale (12%), il cavo orale (11%). Nel 10% dei casi, si sospetta infine una malattia infettiva. g.c.

 
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