il manifesto - 12 Luglio 2003
I Cpt sotto sorveglianza
Nasce un osservatorio parlamentare sui lager per migranti
SA. M.
ROMA
Un osservatorio nazionale, capace di monitorare ciò che accade all'interno delle galere per immigrati clandestini. Tra una quasi crisi di governo e le votazioni della legge sulle tv, mercoledì pomeriggio alcuni parlamentari d'opposizione si sono riuniti in una sala di Montecitorio per dar vita a un gruppo permanente che d'ora in poi si occuperà di mettere sotto osservazione i Cpt. «Uno dei problemi principali che affrontiamo quotidianamente è la mancanza di informazioni dettagliate su ciò che accade all'interno di queste strutture. Ora il nostro obiettivo è svolgere un lavoro coordinato e continuativo di osservazione e raccolta di dati», spiega Titti De Simone, una dei deputati che da tempo visitano i centri. Il coordinamento fra parlamentari - di cui fanno parte fra gli altri Antonio Soda, Alba Sasso e Katia Zanotti dei Ds, Titti De Simone, Elettra Deiana, Giovanni Russo Spena del Prc, Luana Zanella Paolo Cento, Mauro Bulgarelli dei Verdi - produrrà periodicamente un libro bianco con tutti i dati sulla situazione all'interno di queste strutture e farà in modo che in casi di emergenza (come nei recenti pestaggi avvenuti prima a Trapani e poi a Bologna) i deputati arrivino nei Cpt in tempi rapidi per controllare l'accaduto. L'idea elaborata insieme al tavolo nazionale migranti prevede anche la nascita di osservatori locali su ogni centro presente in Italia, in collaborazione con le regioni. Secondo il regolamento collegato alla legge Turco-Napolitano che ha istituito i centri, tutti i progetti all'interno di questi luoghi possono realizzarsi esclusivamente grazie al coordinamento fra regioni e prefetture competenti. La prima a realizzarlo potrebbe essere l'Emilia Romagna il cui assessore ai servizi sociali, Gianluca Borghi, la scorsa settimana ha inserito l'osservatorio fra le priorità regionali in materia di immigrazione. Proprio da un gruppo di avvocati bolognesi, un anno fa, era nato il primo progetto di osservatorio, centrato sull'idea che i controllori potessero entrare nei centri in ogni momento, con pieno accesso ai dati: conditio sine qua non che sembra mancare dal progetto regionale: «Quella della regione è una idea opaca», dice l'avvocato Simone Sabattini. «Mesi fa ci avevano mostrato un testo che non prevedeva il libero accesso al centro. Abbiamo fatto le nostre critiche, ma non abbiamo saputo più nulla».