il manifesto - 18 Giugno 2003

UN MARE DI MORTI
Con il naufragio di due giorni fa, del quale soltanto ieri sono state trovate le prime vittime al largo di Lampedusa, continuano le tragedie del mare nel Canale di Sicilia. Questi i naufragi principali avvenuti nei mari italiani negli ultimi anni.
 
«600 immigrati morti in 10 anni»
Dossier Cgil-Gruppo Abele: le «porte chiuse» aumentano sbarchi e vittime
Sono oltre tremila le persone morte all'interno o ai confini dell'Unione europea dal `93 a oggi, 600 delle quali mentre tentavano di raggiungere l'Italia (e il conto dovrà purtroppo essere aggiornato con i morti nel naufragio nel canale di Sicilia). Lo rivela il «Rapporto sui diritti globali 2003» realizzato da Cgil e Gruppo Abele che sarà presentato questo pomeriggio a Roma. Il dossier lancia l'allarme sui rischi di una politica repressiva per stroncare i fenomeni migratori. «Le politiche restrittive e di chiusura adottate negli ultimi anni dai governi e inasprite dopo l'11 settembre non hanno certo influito sulle principali cause delle migrazioni e le persone continuano inevitabilmente a migrare nel tentativo di migliorare la loro situazione», si legge nel dossier. E, se non possono farlo legalmente, si rivolgono alle organizzazioni criminali che controllano il traffico di esseri umani e sono costrette a muoversi in condizioni estremamente rischiose, come dimostra la tragedia avvenuta nel canale di Sicilia. Il rapporto curato dalla Cgil e dall'associazione di don Luigi Ciotti spiega come, secondo le stime dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), sono 500 mila le persone che ogni anno tentano di entrare clandestinamente in Europa, e tra questi, stando all'Organizzazione internazionale del lavoro (Oil), una percentuale variabile tra il 20 e il 40 per cento sono richiedenti asilo, dunque persone che avrebbero il diritto di entrare legalmente in quanto vittime di guerre o perseguitate nei paesi d'origine. In tutto il mondo, invece, sono tra i 15 e i 30 milioni gli immigrati «clandestini». E, a tre giorni dalla giornata mondiale dei rifugiati, il Consorzio italiano di solidarietà (Ics) denuncia per l'ennesima volta l'assenza in Italia di una legge sul diritto d'asilo. Una legge che proprio ieri la Lega ha bloccato in commissione Affari costituzionali, dove sono state unificate le tre proposte presentate da Ds, Prc e An. Ma tutto potrebbe essere vanificato dall'opposizione leghista, secondo la quale è sufficiente la Bossi-Fini a regolamentare la materia. Per Gianfranco Schiavone, responsabile del settore migrazioni dell'Ics, invece, «solo strumenti come la regolarizzazione a regime, il rilascio di un permesso di soggiorno per ricerca di lavoro, una chiara e garantista procedura per il riconoscimento dello status di rifugiato possono essere la via necessaria per garantire sicurezza ai cittadini italiani, risparmio alle casse dello Stato e soprattutto il rispetto dei diritti umani e della dignità dei cittadini stranieri». E per combattere il traffico di esseri umani.


 
28 MARZO 1997
Il giorno di venerdì santo, la nave albanese «Kater I Rades» affonda dopo una collisione con la corvetta della Marina militare italiana «Sibilla». Sono tratte in salvo trentaquattro persone e recuperati quattro cadaveri. Altri cinquantadue corpi saranno estratti dopo il recupero del relitto nel mese di ottobre.
 
30-31 DICEMBRE 1999
Un gommone naufraga nel Canale d'Otranto causando 59 morti. La conferma avviene due settimane dopo. L'ipotesi del naufragio era stata avanzata dai parenti delle vittime che ne avevano denunciato la scomparsa.
 
4 MAGGIO 2000
A quattro chilometri dalla costa del Salento, un gommone carico di immigrati sperona un'imbarcazione della polizia. Muoiono due immigrati e i dispersi sono almeno dieci.
 
7 MARZO 2002
Sempre nel Canale di Sicilia, a circa 65 miglia a Sud dell'isola di Lampedusa, naufraga un barcone di sette metri che trasportava decine di immigrati clandestini. Il bilancio è di dodici morti.
 
11 MARZO 2002
Un gommone naufraga in acque internazionali, a 20 miglia al largo di Otranto (Lecce): sull'imbarcazione viaggiavano venttto immigrati, sei muoiono.
 
8 GIUGNO 2002
A poche decine di metri della costa di Castro Marina, nel leccese, scafisti senza scrupoli scaraventano in acqua una quarantina di immigrati e accoltellano quelli che oppongono resistenza. In mare sono recuperati quattro cadaveri.