il manifesto - 15 Giugno 2003
A Bruxelles contro le carrette del mare
Contro tutti i Prestige, passati e futuri, Bruxelles ha vissuto ieri una giornata fatta di manifestazione, conferenza e concerto, una festa pensante voluta dalla Piattaforma gallega Nunca Mais, appoggiata dai verdi e Legambiente e a cui hanno aderito anche organizzazioni ecologiste da Francia, Svizzera, Olanda, Germania e Belgio. Testimonial di eccezione Manu Chao, che ha poi condiviso l'onere di montare una festa lunga quattro ore con Fermin Muguruza, icona musicale basca. Nunca Mais è atterrata a Bruxelles per chiedere l'effettiva pulizia delle coste galleghe e il recupero delle tonnellate di petrolio ancora stipate nel Prestige. Atterra in Europa perché in patria il governo racconta di una Galizia pulita ed inventata, ma anche perché il problema riguarda assolutamente tutti e si riassume in due priorità: immediata attuazione delle misure necessarie a limitare i rischi di un'ennesima marea nera e assicurare il principio della responsabilità per chi inquina. Il problema è anche italiano, assicura Marco Moruzzi, a capo di una folta delegazione di Verdi di Ancona, «da anni contestiamo il pericolo e il rischio del petrolio in mare, sia del trasporto nell'Adriatico che è un mare chiuso sia della presenza nella costa di impianti petrolchimici e raffinerie, in special modo a Ravenna e Falconara». (a.d'ar.)