il manifesto - 09 Gennaio 2003
Espulsione mortale
Parigi, accuse alla polizia per la morte di un immigrato
L'uomo deceduto era stato piegato in due su un aereo per l'Argentina. Sindacati e associazioni contro i «metodi muscolosi» delle forze dell'ordine

ANNA MARIA MERLO
PARIGI
La polemica cresce, sollevata dai sindacati e dalle associazioni umanitarie, dopo la morte, la sera del 30 dicembre scorso, di un argentino caricato con la forza su un aereo per essere espulso dal territorio francese. Ricardo Barrientos, 52 anni, clandestino in Francia, aveva finito di scontare una pena in prigione per un reato sessuale e la sua esplusione era stata programmata. La sera del 30 dicembre, è stato caricato sul volo Air France 416 per Buenos Aires. Come succede sempre in questi casi, la «procedura», dice la polizia dell'aria e delle frontiere, è stata rispettata: Ricardo Barrientos è stato fatto salire sull'aereo prima dell'imbarco degli altri paseggeri, accompagnato da due poliziotti. E' stato fatto sedere nell'ultima fila di sedili, ammanettato, e piegato in due, con entrambi i poliziotti che lo tenevano fermo con le mani appoggiate sulle scapole, per impedire che potesse gridare e farsi sentire dagli altri passeggeri. Ricardo Barrientos si è dibattuto finché ha potuto. Poi è rimasto immobile. Le versioni della polizia e dei testimoni, a questo punto, divergono: per la polizia, i due agenti hanno visto che era senza vita e hanno subito portato fuori dall'apparecchio il corpo. Secondo dei testimoni, il pilota ha chiesto se tra i passeggeri c'era un medico. Un passeggero argentino si è fatto avanti e ha constatato la morte, poi confermata dal medico dell'aeroporto. Nel frattempo, il corpo senza vita di Ricardo Barrientos era stato trascinato «come un sacco di patate» nel corridoio, verso la parte anteriore dell'aereo. L'autopsia, realizzata all'Istituto medico-legale di Parigi, ha concluso che la morte è stata causata da un «attacco cardiaco».

La stessa causa di morte era stata attribuita al precedente morto in Francia nel corso di un'altra espulsione forzata: si trattava di un cittadino dello Sri lanka, espulso nel `91 verso Colombo. Dopo quel fatto, la polizia dell'aria e delle frontiere aveva deciso di rispettare un certo numero di regole, per evitare il ripetersi della tragedia, per esempio di rinunciare all'espulsione se la ribellione è troppo violenta. La Cdft di Air France ha denunciato «la brutalità delle forze dell'ordine» e anche «il ruolo che la polizia e la compagnia Air France fanno svolgere all'equipaggio», che diventa non solo testimone ma anche attore, suo malgrado, dell'espulsione. Per la Cfdt, «il signor Barrientos è stato imbarcato in modo muscoloso, poi mantenuto piegato in due con fermezza dai due poliziotti della scorta. E' a questo punto che è deceduto. Il suo corpo è stato trascinato a terra fino all'avanti dell'apparecchio dove il decesso è poi stato constatato».

Le associazioni «temono che questa morte naturale non si sia prodotta in una posizione così naturale. Significa che la pratica di piegare la gente in due per sedare ogni resistenza è diventata una regola generale applicata dalla polizia per le espulsioni?».