il manifesto - 05 Ottobre 2002
«Ideava strage razzista»
Fermato presunto autore di vari attentati antistranieri
Londra L'uomo possedeva in casa un arsenale: molte armi e grandi quantitativi di esplosivo simile al napalm. Trovate anche mappe di diverse moschee

O.C.
LONDRA
La polizia, lo scorso febbraio, aveva ottenuto un mandato di perquisizione per la casa di David Tovey in cerca di prove. Gli investigatori infatti erano convinti che Tovey fosse l'autore di una campagna razzista promossa sui muri della contea dell'Oxfordshire e rivolta soprattutto a denigrare ed offendere i numerosi cittadini di origine asiatica che vivono nella zona. Durante la perquisizione però gli agenti hanno trovato prove di qualcosa di molto diverso. Un vero e proprio arsenale ha cominciato ad essere ammassato in una delle stanze dell'abitazione di Tovey. Una mitraglietta, residuo della seconda guerra mondiale, ma funzionante, e poi pistole, fucili, una quantità enorme di esplosivo anche simile al napalm, migliaia di munizioni. Tovey, trentasette anni, è stato accusato ieri di essere in procinto di lanciare una delle più violente campagne razziste mai registrate in Gran Bretagna. In casa l'uomo aveva anche mappe che mostravano l'ubicazione di diverse moschee e liste contenenti i numeri di targa di automobili appartenenti a persone di colore. La polizia aveva perquisito l'abitazione di Tovey lo scorso febbraio: tra le varie cose sequestrate anche una lettera del British National party, il partito di estrema destra inglese che chiedeva a Tovey di iscriversi. A quanto pare l'uomo aveva scritto al gruppo fascista chiedendo informazioni sulle loro 'politiche' in materia di immigrazione. Secondo gli investigatori, Tovey, che ha raccolto armi per anni, stava preparando una serie di attentati razzisti, sulla falsa riga di Copeland, il giovane condannato per gli attentati a Brixton, Brick Lane e Soho. Tovey non aveva particolari legami con gruppi di estrema destra e la polizia ritiene stesse agendo da solo. Nella zona in cui viveva l'uomo dopo l'11 settembre si è registrato un aumento negli attentati e nelle aggressioni razziste. Nonostante il tentativo di Tovey di scrollarsi di dosso l'accusa di razzismo, ieri il tribunale di Oxford ha ribadito che proprio quella è l'accusa per cui l'uomo rischia una condanna fino a quattordici anni di carcere. Il verdetto dovrà essere pronunciato nel giro di tre settimane, dopo che la corte avrà ricevuto gli esiti della perizia psichiatrica ordinata sull'uomo. L'accusa, rappresentata dal giudice Simon Mayo, ha ieri detto di essere certa che «l'intenzione di quello che la giuria può vedere con i suoi occhi essere un bianco europeo, era produrre tra la popolazione bianca di questo paese reazioni ostili nei confronti della comunità straniera». L'intenzione di Tovey era in sostanza quella di istigare alla tensione razziale». Quanto all'arsenale rinvenuto, l'accusa non ha dubbi nel sostenere che «Tovey stava preparando una strage a sfondo razziale«.