29 Settembre 2001
 
 
L'ignoranza del premier
Secondo la leader palestinese, portavoce della Lega Araba, Berlusconi parlando di superiorità occidentale sull'Islam, più che razzista si è dimostrato ignorante. Mettendo così a repentaglio le relazioni tra l'Italia e il mondo arabo e seminando l'odio MICHELE GIORGIO - GERUSALEMME


" Berlusconi? Ha tradito una profonda ignoranza". E' netto il giudizio di Hanan Ashrawi sulla presunta "superiorità" della cultura occidentale e cristiana affermata dal presidente del consiglio italiano.
Palestinese di fede cristiana (anglicana), Hanan Ashrawi - attivista dei diritti umani e, da qualche mese, portavoce della Lega Araba - ha vissuto tutta la sua esistenza in una società a maggioranza islamica. "Ho avuto l'opportunità di apprezzare tutta la ricchezza di una grande religione e cultura come l'Islam, quell'esperienza che certo manca al vostro primo ministro" afferma con tono perentorio.
L'abbiamo intervistata ieri Ramallah, la città della Cisgiordania dove vive.

Signora Ashrawi, qual è stata la sua prima reazione apprendendo delle dichiarazioni fatte da Silvio Berlusconi?

Sono rimasta sbigottita leggendo quelle dichiarazioni. Sono gravissime e peraltro potrebbero avere conseguenze importanti per le relazioni tra l'Occidente e il mondo arabo e islamico, in un momento così delicato. Come ha potuto il primo ministro dell'Italia pronunciare quelle parole senza ricordare la posizione geografica del suo paese posto al centro del Mediterraneo e che da secoli mantiene relazioni con i paesi arabi e l'Islam? Come può disconoscere Berlusconi il contributo che la cultura mediterranea, araba e islamica, ha dato al pensiero italiano?
Sono davvero sconcertata da questo suo comportamento che rischia di dare una mano a chi, da una parte e dall'altra del mondo, semina odio e divisioni affermando proprio presunte superiorità in nome di Dio.

Come si spiega quelle parole che hanno scatenato una bufera nel mondo islamico. Oggi (ieri per chi legge) Berlusconi in Parlamento ha fatto marcia indietro, sostenendo che le sue dichiarazioni sono state riportare fuori contesto.

Non è razzismo, o meglio, non è solo razzismo. Piuttosto è ignoranza. Quelle dichiarazioni tradiscono una profonda ignoranza, una mancanza di studio, di approfondimento. Sono le parole di chi ha ristretto i suoi orizzonti alle cose più vicine. Si, ho saputo della sua marcia indietro. Spero che sia stata sincera. In ogni caso non è sufficiente. Berlusconi deve fare di più. Deve studiare, leggere libri, frequentare le università e approfondire la conoscenza di zone del mondo che evidentemente conosce solo per sentito dire.
Solo in questo modo riuscirà a comprendere che tutte le culture hanno contribuito, e in uguale misura, al sapere mondiale.

Berlusconi ha fatto una piccola marcia indietro. Allo stesso tempo ha indicato nel "relativismo culturale" un pericolo per principi e valori.

Evidentemente il vostro primo ministro è un sostenitore dell'assolutismo culturale, che è quello che produce i fondamentalismi, gli autoritarismi. Come ho già detto Berlusconi ha bisogno di andare in biblioteca a colmare le sue profonde lacune culturali.

Dopo gli attacchi negli Stati uniti, nell'Occidente si sono fatti più forti i sentimenti anti-arabi e anti-islamici. La dittatura religiosa imposta dai Talebani in Afghanistan, e che pagano soprattutto le donne, peraltro sta facendo il gioco di tutti coloro che attaccano sistematicamente l'Islam. Ma cos'è per lei, palestinese di fede cristiana, l'Islam?

E' una grande cultura, oltre che una grande religione. Una cultura, che ha permesso di arricchire le mie conoscenze. L'Islam che conosco io non è certo quello dei Talebani, ma una religione tollerante, che rispetta le altre fedi e non impedisce di praticarle. Come tutte le grandi religioni che conosciamo purtroppo ha correnti estremiste e pericolose.
In ogni caso la società islamica, nella quale anche io vivo, non è quella dell'oscurantismo ma invece della tolleranza e della coesistenza.

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