Rom ucciso da auto pirata
Bruno Bevilacqua, il ragazzo italiano d'origine rom
investito nella notte tra domenica e lunedì a Roma mentre
tornava a casa in motorino, è deceduto ieri nel reparto di
rianimazione del Policlinico Gemelli, dove era stato
ricoverato in condizioni apparse subito gravissime. La Procura
di Roma ha aperto un'inchiesta sulla morte del sedicenne
investito da un'auto pirata. Nel fascicolo, per il momento, si
ipotizza l'omicidio colposo, ma non è escluso che il
magistrato titolare dell'indagine, Giuseppe Saieva, in attesa
di riscontri più precisi, possa modificare l'accusa,
attualmente contro ignoti, in omicidio volontario. E'
un'ipotesi, questa, affatto remota dal momento che dalle prime
ricostruzioni, effettuate dagli investigatori del XVIII gruppo
della polizia municipale, pare che l'auto dell'investitore
abbia prima speronato il motorino, gettandolo fuoristrada e
poi, per darsi alla fuga, abbia effettuato un'inversione di
marcia passando sul corpo inerme del ragazzo. I frammenti
della vettura ritrovati sul posto hanno già permesso di
risalire al modello, che non è ancora stato reso noto.