da "Il Manifesto"

23 Febbraio 2001

Trieste, piazza vietata ai nazisti

I neonazisti europei non potranno manifestare a Trieste. Per ragioni di ordine pubblico la questura ha negato loro la piazza. Si "accontenteranno" di un convegno "contro la globalizzazione"

FRANCESCA LONGO - TRIESTE

Alla fine ha vinto il Carnevale. Il questore di Trieste, Alessandro Ferini, ha vietato il presidio nel centro di Trieste che il movimento neofascista Forza Nuova aveva organizzato per il prossimo sabato assieme ai leader dell'Npd tedesca, Udo Voigt e Horst Mahler - vedette d'eccezione - per Trieste, Roberto Fiore. Il provvedimento è stato preso per motivi di ordine pubblico, perché la zona scelta da Forza Nuova è quella pedonale che sabato sarà gremita di mamme con bambini travestiti da Pokemon, damina e fatina (per le bambine le variazioni sono minime, al limite Lara da play station, ma si rischia di scadere nella pedofilia). Rimane invece inalterata la "scaletta" di quelli vestiti da normali fascisti che si ritroveranno nella saletta dell'Eurostar per dibattere su "Idee e progetti contro la gobalizzazione". Ossia Voigt e Mahler e i loro prosseneti italiani non sono vietati, ma semplicemente spostati. L'ha chiesto, all'ultimo minuto, anche il sindaco Illy, rincorrendo (per una volta) Rifondazione e le associazioni della minoranza slovena, le più coinvolte dall'aggressione della destra estrema. A loro, alla loro legge di tutela, arrivata con soli cinquantatrè anni di ritardo sulla Costituzione, era dedicato il rituale banchetto del sabato dei forzanovisti, rimpinguato dalle inquietanti presenze tedesche. Salvato il Carnevale, gabbato lo santo. A Trieste si tira un sospiro di sollievo. L'idea di sigillare adolescenti in casa nel massimo splendore di una festa che in città non conosce decadenza, per sottrarli a eventuali disordini, aveva già mobilitato scuole e famiglie. Di politico in tutto ciò, ovviamente, non c'è nulla. Nulla che dica che i signori Fiore, Voigt e Mahler sono persone indesiderate e che le proteste di Forza Nuova contro la "loro" globalizzazione e contro la legge di tutela degli sloveni non sono accettate, né accettabili. Ma piuttosto che nulla, va bene anche il sabato grasso. Del resto, per la situazione logistica della città, la stessa Forza Nuova abbozza: non sarebbe stata comunque una manifestazione "di massa", dal momento che bloccare qualcuno in entrata o in uscita da Trieste, per le sue tre vie di comunicazione (una ferroviaria, a rilento, due su ruote), è un gioco da ragazzi. Un po' di vittimismo le giocherà a favore.