da "Il Manifesto"

10 Febbraio 2001

Le Tute bianche occupano la "gabbia secretata" di Bologna

"La secretazione dei lavori è decaduta di fatto". Questo l'annuncio delle "tute bianche" bolognesi che ieri mattina alle 7.30 si sono presentate per chiudere le porte del cantiere edile di via Mattei 60. E c'è da augurarsi che abbiano ragione dato che, fino ad oggi, ben poco si sa di ciò che accade nella struttura che diventerà presto centro di permanenza per immigrati in attesa di espulsione. Il silenzio della prefettura non ha convinto i quattro impavidi acrobati che "di bianco vestiti" e col viso coperto si sono arrampicati fino in cima alla gru del cantiere, alta 30 metri. "Vogliamo parlare con il capo di gabinetto Piantedosi per chiedergli di rendere pubblico il progetto", dicono. Dopo qualche ora una telefonata fissa l'appuntamento: il capo di gabinetto incontrerà lunedì alle 12 alcuni dei firmatari dell'appello contro il centro di permanenza temporanea. La sera stessa, nella sala dei Notai, il documento sarà presentato ufficialmente. Intanto la Corte Costituzionale ha fatto sapere che il 21 febbraio verranno discussi buona parte dei ricorsi sulle detenzioni in via Corelli a Milano. (Sara Menafra).