da "Il Manifesto"

19 Dicembre 2000

Gli emigrati? Sono come il petrolio

A. M. M. - PARIGI

Gli immigrati sono una ricchezza considerevole per il mondo, mentre la demogogia continua a nascondere questo fattore per mettere in evidenza il problema della sicurezza e dello scontro culturale. Lo sostiene il Bit (Bureau interational du travail), che ha fornito ieri alcuni dati in occasione delle prime giornate internazionali dei migranti istituite dalle Nazioni unite: ogni anno, ha affermato il direttore del Bit Juan Somavia, l'emigrazione genera un flusso di 73 miliardi di dollari. Una manna finanziaria, inviata dagli emigrati nei loro paesi d'origine, che rappresenta "il secondo fattore di flusso commerciale e monetario internazionale, subito dopo le esportazioni petrolifere". Secondo il Bit, questo flusso finanziario costituisce una "sovvenzione invisibile" verso i paesi in via di sviluppo. 73 miliardi di dollari sono una cifra superiore all'insieme degli investimenti diretti o indiretti o dell'aiuto allo sviluppo. "I migranti forniscono servizi indispensabili nei paesi che li accolgono e il loro lavoro rappresenta una sorta di sovvenzione economica sovente invisibile", sostiene il Bit. Ma il Bit sottolinea che il "valore" economico dell'immigrazione non č riconosciuto nei paesi d'accoglienza. "I migranti sono troppo sovente incoraggiati ad andare nei paesi che hanno bisogno di manodopera per svolgere lavori sporchi, difficili e pericolosi, e dove la discriminazione e il cattivo trattamento sono comuni", sottolinea il documento. Il Bit ha di nuovo denunciato ieri la clandestinitą nella quale avviene oggi gran parte dell'immigrazione. Le leggi di chiusura delle frontiere non impediscono agli immigrati - richiesti dall'economia - di entrare, ma spingono le persone a subire maltrattamenti e ad essere sfruttate da organizzazioni criminali che prosperano sul commercio degli esseri umani. Il Bit ha fornito ieri anche delle cifre sull'entitą delle migrazioni oggi, che mettono in evidenza che il fenomeno non riguarda solo l'occidente: ci sarebbero 20 milioni di migranti in Africa (tra lavoratori, rifugiati e le loro famiglie), 18 milioni in America del nord, 12 milioni in America latina, 7 milioni nel sud est asiatico, 9 milioni in Medio Oriente e 30 milioni in Europa. In Europa occidentale vivono 9 milioni di stranieri, accompagnati da 13 milioni di familiari.