ETICHETTARE IL DIVERSO, RISPETTARE L’INTEGRATO

a cura di Maurizio Corte - Verona, aprile 2007 
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ETICHETTARE IL DIVERSO, RISPETTARE L’INTEGRATO
Abbiamo più volte affrontato il tema della notiziabilità di un certo fatto e del suo collegamento con la provenienza o con le caratteristiche etniche e culturale dei protagonisti del fatto stesso. Se un certo accadimento è “notiziabile” – diventa notizia e merita l’attenzione dei giornali – grazie al fatto che rispetta tutt’una serie di “valori notizia” (si veda Wolf, Teorie delle comunicazioni di massa); la presenza in quell’accadimento di persone “diverse” sul piano culturale ed etnico ne accresce la notiziabilità, lo rende più notizia. In alcuni casi, è proprio la presenza della persona straniera che rende un fatto notizia.
Vediamo di seguito cinque notizie di cronaca nera. Possiamo constatare cosa accade quando le persone implicate sono cittadini stranieri o appartenenti ad una differente cultura: un malvivente italiano è un malvivente e basta; un malvivente rumeno è un “romeno; una persona italiana invalida che si suicida è un invalido, un ladro che vive in una comunità di nomadi è un “nomade”.
La diversità culturale diventa oggetto di etichettatura. Il susseguirsi dell’azione di etichettatura del “diverso” porta non solo ad una visione stereotipata delle diversità culturali, ma a posizioni pregiudiziali sia dei media che dei lettori.
E’ evidente che “Rom” e “romeno” sono ormai sinonimo di illegalità, devianza, malavita, allarme sociale. L’etichettare come “romeni” i cittadini della Romania, oltretutto, porta il lettore a confondere “Rom” e “rumeni” e a far passare la connotazione negativa applicata all’appartenenza ad un gruppo Rom anche a chi è originario della Romania.
La diversità culturale, poi, grazie all’etichettatura, diventa un criterio di notiziabilità. Accade, così, che un certo fatto diventi notizia per i mass media grazie alla possibilità di applicarvi un’azione di etichettatura. Viene da chiedersi, a proposito della prima notizia: se i tre presunti ladri fossero stati italiani, quel furto – che pure è la spia di un fenomeno importante qual è la sottrazione di rame dai cantieri con costi colossali per le imprese – sarebbe stato riferito ai giornali?
Le stesse fonti dei cronisti di nera – carabinieri, polizia – sono le prime ad applicare etichette. Il linguaggio escludente nasce proprio dal linguaggio burocratico, dal gergo “poliziese”, dove il cittadino immigrato è un “extracomunitario” e dove la differenza culturale viene spesso mescolata ad una presunta differenza razziale.
Ecco le cinque notizie, diffuse dall’Ansa agli inizi di aprile, e che sono un campione rappresentativo di centinaia di notizie analoghe diffuse ogni mese dall’agenzia di informazioni, quale esempio di etichettatura sulla base della nazionalità o della diversità culturale; e di non etichettatura là dove la persona coinvolta viene considerata non un soggetto “estraneo”, ma integrata nella comunità.

 

FURTI RAME: RUBAVANO CAVI PER CABLAGGIO, PRESI TRE ROMENI
(ANSA) - BERGAMO, 7 APR - Stavano estraendo cavi di rame dal sottosuolo, dopo aver scavato nel terreno una buca profonda 70 centimetri. Tre romeni di 21, 27 e 35 anni sono stati colti in flagrante e arrestati dai carabinieri della compagnia di Treviglio (Bergamo) con l’accusa di furto aggravato e continuato. È successo la notte scorsa a Coretenuova (Bergamo), nei pressi di un centro commerciale. I ladri sono entrati in un’area dove stanno sorgendo palazzine e capannoni con l’intento di rubare un grande quantitativo di rame utilizzato per i cablaggi. Il blitz dei carabinieri è scattato dopo le denunce presentate nei giorni scorsi dal proprietario dell’area. Secondo quanto si è appreso, infatti, i tre romeni erano già riusciti ad estrarre dal terreno circa un quintale di rame per un valore di circa 50mila euro.

 

EXTRACOMUNITARIO UCCISO A ROMA: CADAVERE TROVATO IN CASA
(ANSA) - ROMA, 7 APR - Il cadavere di un cittadino originario del Bangladesh, è stato trovato pochi minuti fa dai carabinieri in un appartamento di via Ugo Niutta a Roma, nella zona di Tor Pignattara.
L’uomo, che aveva 44 anni, è stato colpito, secondo le prime informazioni, da diversi colpi di arma da fuoco. I carabinieri sono stati avvertiti dai vicini. Al momento gli investigatori non escludono alcuna pista.


RUBANO DUE TIR DI LAVATRICI, INSEGUITI SI LANCIANO IN CORSA
(ANSA) - BERGAMO, 7 APR - Ladri in fuga si lanciano da due camion in corsa, inseguiti dai carabinieri, su una strada provinciale nel Bergamasco. Avevano rubato due tir carichi di lavatrici da un’azienda di Cortenuova: braccati dai militari, i due ladri sono saltati giù dai camion ancora in movimento e sono spariti nelle campagne. È successo questa mattina alle prime luci dell’alba nella Bassa Bergamasca. L’allarme nell’azienda, la Donora Candy, è scattato attorno alle 5: due malviventi si erano introdotti nel cortile dell’azienda, impossessandosi dei due tir con un carico complessivo di 346 lavatrici.
In pochi minuti le pattuglie dei carabinieri della compagnia di Treviglio hanno individuato i due camion nei pressi del santuario di Caravaggio, e si sono lanciate all’inseguimento.
Vistisi braccati, i due banditi alla guida hanno rallentato e si sono accostati al ciglio della strada, per poi lanciarsi dai due abitacoli e fuggire per i campi. I carabinieri sono riusciti a bloccare i due camion prima che potessero provocare danni. Il valore della merce rubata e recuperata è di circa 200 mila euro.

INVALIDO MORTO IN VALTELLINA: DA AUTOPSIA IPOTESI SUICIDIO
(ANSA) - SONDRIO, 7 APR - Dall’autopsia eseguita oggi, all’obitorio dell’ospedale di Sondrio, sono giunte le prime risposte sul giallo della morte dell’invalido civile di Rasura (Sondrio), Ottorino Zugnoni, 47 anni, morto nella notte fra giovedì e ieri al Pronto soccorso dell’ospedale di Morbegno, dopo che un passante lo aveva trovato agonizzante a poche decine di metri dalla sua abitazione. I risultati dell’esame autoptico inducono ora gli inquirenti a privilegiare la pista del suicidio rispetto a quella dell’omicidio, che comunque non è stata abbandonata. L’autopsia è stata effettuata dall’ anatomopatologo Antonio Osculati dell’ Università di Pavia, assistito da personale della polizia scientifica della Questura di Sondrio.
«Al 51% si propende per il gesto disperato, al 49% per un intervento violento di un’altra persona», ha detto Gianluca Cardile, dirigente della Digos della Questura di Sondrio, intervenuto sul luogo del fatto come funzionario di turno.
L’uomo, invalido civile per problemi di natura psichica, si sarebbe accoltellato al petto, all’interno della casa nella quale viveva solo dopo la morte dei genitori e poi, forse pentito o spaventato dal gesto autolesionistico fatto, è uscito di casa probabilmente per invocare aiuto.

FURTI IN VILLA: BLOCCATI TRE NOMADI NEL VARESOTTO
(ANSA) - GALLARATE (VARESE), 7 APR - Tre nomadi sono stati bloccati dalla Polizia dopo un inseguimento. Poco prima, secondo l’accusa, avevano messo a segno un furto in una villetta di Gallarate. Gli agenti hanno arrestato Voislav R., 40 anni, serbo, nomade proveniente dal campo di Rho (Milano) e hanno indagato a piede libero per gli stessi reati due 17enni, di cui una ragazza, nomadi provenienti dallo stesso campo e tutti componenti della stessa famiglia. I tre hanno diversi precedenti per furti in abitazioni, false dichiarazioni e altri reati e sono stati fermati molte volte in diverse località del centro e nord Italia.
I nomadi, dopo aver citofonato ed essersi accertati dell’assenza dei residenti, hanno scavalcato la recinzione e con un grosso cacciavite hanno forzato le porte di ingresso. Tutta la refurtiva (oggetti d’oro e denaro) è stata restituita.
Verona, 14 aprile 2007

 

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