LA DIABOLICA COPPIA ROMENA E IL POVERO ANZIANO UCCISO

a cura di Maurizio Corte - Verona,8 febbraio 2007 
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LA DIABOLICA COPPIA ROMENA E IL POVERO ANZIANO UCCISO
L’etichettatura verso i cittadini di origine straniera è una costante delle cronache della stampa italiana, come abbiamo più volte fatto notare. Nell’etichettare si assume e si presenta “una parte per il tutto”. Nell’uso dei nomignoli sulle nazionalità – ad esempio giocando sull’associazione “romeni”/zingari Rom – e nelle imprecisioni con cui le etichettature vengono fatte, si rivela un modo escludente di fare giornalismo; un modo parziale; inesatto e che getta un’ombra di discredito su una comunità intera.
Vediamo qui un esempio di notizia, diffusa dall’Ansa il 7 febbraio, in cui si sottolinea l’origine nazionale ed etnica dei protagonisti dell’omicidio, avvalorando la convinzione che l’illegalità parli lingue straniere. Confrontiamo poi la notizia con la riscrittura che proponiamo: basta un piccolo intervento sul linguaggio per dare informazioni in modo più corretto e senza criminalizzare un’appartenenza.

 

PAGAVA PER RAPPORTI SESSUALI, UCCISO DA COPPIA ROMENI/ANSA
(ANSA) - ROMA, 7 FEB - Era scomparso da casa venerdì scorso e oggi lo hanno trovato morto, ucciso a colpi di bastone in un bosco tra le province dell’Aquila e Frosinone.
Un giallo durato poche ore quello dell’omicidio di Vincenzo Ferrari, 61 anni, commerciante di legname nella zona di Sora: ad essere arrestati poco dopo sono un cittadino romeno e la sua compagna. Lui, Marinica Todiracu, 32 anni, confessa agli investigatori della polizia di aver ucciso l’anziano in un raptus di gelosia. Ma quello che emerge dalle indagini fa ritenere piuttosto che si sia trattato di un ricatto.
Vincenzo Ferrari, scoprono gli inquirenti con il passare delle ore, pagava, in una sorta di tacito contratto, 400 euro al mese per poter avere rapporti sessuali con Mihela Ezareanu, 27 anni, la romena arrestata assieme al compagno con l’accusa di omicidio volontario. L’anziano, in sostanza, poteva avere ogni qualvolta lo desiderasse rapporti con la donna. E sembra accertato che proprio venerdì scorso la vittima si è allontanata da casa intorno alle 17 per incontrarsi con lei davanti a un locale notturno di Roccavivi e poi raggiungere il bosco per consumare un rapporto sessuale.
Cosa sia accaduto sulla montagna dopo l’incontro non è ancora stato chiarito dagli inquirenti. La vittima è stata trovata nuda. I numerosi colpi alla nuca che hanno provocato il decesso fanno supporre che l’uomo sia stato ucciso dopo un vero e proprio agguato. Quando la polizia ha fermato Todirascu e Ezareanu i due avevano già le valigie pronte per fuggire nel loro paese.
La polizia ha trovato il cadavere di Ferrari la scorsa notte nel bosco di Roccavivi in una buca scavata probabilmente con la stessa pala usata per l’omicidio, il corpo era quasi ricoperto da uno strato di terra.
Le indagini, coordinate dalla procura di Avezzano, sono state orientate da subito nel mondo delle amicizie dell’anziano commerciante di legname. E tra questi alcuni romeni che hanno indirizzato la polizia su Todirascu. Il cittadino romeno è stato quindi interrogato per alcune ore nel commissariato di Sora, poi sarebbe crollato confessando l’omicidio ma dando una versione diversa di quanto avvenuto venerdì notte. Ma ad insospettire gli inquirenti che l’omicidio aveva una natura diversa dal movente passionale sono state anche le incongruenze nel racconto di Michela Ezareanu che più volte si è contraddetta. La donna ha negato più volte di aver avuto rapporti, di qualsiasi natura, con l’anziano commerciante.
Gli investigatori però non hanno dubbi nel ritenere che la coppia di romeni con l’inganno ha condotto la vittima nel bosco
colpendolo diverse volte con il bastone e la pala.

Vediamo ora lo stesso articolo riscritto e titolato in modo diverso.
Coppia ammazza commerciante dopo un ricatto sessuale
Roma. Era scomparso da casa venerdì scorso e oggi lo hanno trovato morto, ucciso a colpi di bastone in un bosco tra le province dell’Aquila e Frosinone. Un giallo durato poche ore quello dell’omicidio di Vincenzo Ferrari, 61 anni, commerciante di legname nella zona di Sora: ad essere arrestati poco dopo sono un cittadino originario della Romania e la sua compagna. Lui, Marinica Todiracu, 32 anni, confessa agli investigatori della polizia di aver ucciso l’anziano in un raptus di gelosia. Ma quello che emerge dalle indagini fa ritenere piuttosto che si sia trattato di un ricatto.
Vincenzo Ferrari, scoprono gli inquirenti con il passare delle ore, pagava, in una sorta di tacito contratto, 400 euro al mese per poter avere rapporti sessuali con Mihela Ezareanu, 27 anni, la donna, anche lei rumena, arrestata assieme al compagno con l’accusa di omicidio volontario. L’anziano, in sostanza, poteva avere ogni qualvolta lo desiderasse rapporti con la donna. E sembra accertato che proprio venerdì scorso la vittima si è allontanata da casa intorno alle 17 per incontrarsi con lei davanti a un locale notturno di Roccavivi e poi raggiungere il bosco per consumare un rapporto sessuale.
Cosa sia accaduto sulla montagna dopo l’incontro non è ancora stato chiarito dagli inquirenti. La vittima è stata trovata nuda. I numerosi colpi alla nuca che hanno provocato il decesso fanno supporre che l’uomo sia stato ucciso dopo un vero e proprio agguato. Quando la polizia ha fermato Todirascu e Ezareanu i due avevano già le valigie pronte per fuggire nel loro paese. La polizia ha trovato il cadavere di Ferrari la scorsa notte nel bosco di Roccavivi in una buca scavata probabilmente con la stessa pala usata per l’omicidio, il corpo era quasi ricoperto da uno strato di terra.
Le indagini, coordinate dalla procura di Avezzano, sono state orientate da subito nel mondo delle amicizie dell’anziano commerciante di legname. E tra questi alcuni cittadini rumeni che hanno indirizzato la polizia su Todirascu. Quest’ultimo è stato quindi interrogato per alcune ore nel commissariato di Sora, poi sarebbe crollato confessando l’omicidio ma dando una versione diversa di quanto avvenuto venerdì notte.
Ad insospettire gli inquirenti che l’omicidio aveva una natura diversa dal movente passionale sono state anche le incongruenze nel racconto di Michela Ezareanu che più volte si è contraddetta. La donna ha negato più volte di avere avuto rapporti, di qualsiasi natura, con l’anziano commerciante. Gli investigatori però non hanno dubbi nel ritenere che la coppia con l’inganno abbia condotto la vittima nel bosco colpendolo diverse volte con il bastone e la pala.

Verona, 8 febbraio 2007

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