IL DRAMMA DELLA GELOSIA E L'ASSASSINO PERUVIANO

a cura di Maurizio Corte - Verona, 21 gennaio 2006 
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Mettiamo a confronto un servizio giornalistico dell'agenzia Ansa e la sua "riscrittura" in chiave meno escludente e meno stereotipata verso le persone di origine straniera. Il fatto raccontato è tipico del giornalismo
della "nera": un dramma della gelosia, con l'amante che ammazza la donna con cui aveva una relazione. Non rassegnato ad essere stato lasciato,
l’uomo assale la donna dopo una violenta discussione; la colpisce con un temperino e poi la strangola con il primo cavo che si trova in mano: quello di un aspirapolvere.
La relazione, finita con l'assassinio, si inquadra in un "quadrilatero amoroso": lei, 45 anni, che viene uccisa, l'ex amante, il nuovo amante (un poliziotto) e il marito di lei (un settantenne).
Il tema è intrigante e i vecchi cronisti di nera vi avrebbero lavorato a fondo,per raccontare una vicenda sentimentalmente complessa, che si presta ad attirare l'attenzione dei lettori. Vi è, però, un problema in questo caso: i protagonisti sono originari del Perù, mentre il marito di lei è un anziano milanese; non appartengono alla "Milano bene" o a qualche ambiente sociale che meglio si presta a storie impregnate di "sangue & sesso".
L'origine peruviana dovrebbe servire solo per completare le informazioni che di solito inquadrano i protagonisti di un articolo di giornale
(età, residenza, occupazione, stato civile). La nazionalità viene invece sottolineata più volte:
la sottolineatura non ha l'insistenza e il tono di dispregio che troviamo in alcuni dei servizi giornalisti che i mass media confezionano sui cittadini stranieri; ma certamente dà una tonalità “escludente” al racconto. Ne è una dimostrazione l'uso del vocabolo "immigrato" per indicare l'assassino; quasi che l'essere immigrato sia una caratteristica importante, qualificante la persona al centro del racconto.
Proviamo a pensare a cosa sarebbe successo se il "peruviano" assassino fosse un "genovese"; e se la donna uccisa e l'altro amante di quest'ultima (entrambi originari del Perù) fossero "genovesi". Avremmo avuto la stessa insistita ripetizione della loro origine "geografico-culturale"?
E' vero che "peruviano" - come "sudamericano" - non ha ancora assunto la connotazione negativa di "romeno", "slavo", "albanese", "marocchino", "extracomunitario".
Il suo uso insistito, da parte dei mass media, può comunque ridefinirne il significato connotativo, determinandolo proprio con un impiego negativo sui giornali, alla radio e in Tv in contesti di degrado e di violenza e illegalità.
Questo richiama i giornalisti (come sottolineato in Corte, "Comunicazione e giornalismo interculturale", Cedam editrice, 2006) ad un uso consapevole,
attento e - per quanto ci riguarda - "interculturale" del linguaggio. Se è vero, come evidenzia Frabboni-Pinto Minerva ("Introduzione alla pedagogia generale", Laterza, 2005), che vi è un influsso "massmediologico" sulla concezione dell'infanzia e dei bambini come "oggetti-immagine", è altrettanto vero che l'influsso dei media è determinante nella formazione e/o nella conferma di stereotipi e di pregiudizi sui cittadini di origine straniera.


DOMESTICA UCCISA: MOVENTE GELOSIA, ARRESTATO AMANTE / ANSA
PERUVIANO NON ACCETTAVA LA FINE DELLA RELAZIONE
(ANSA) - MILANO, 21 GEN - Era accecato dalla gelosia dopo la fine della loro relazione. Ha dato appuntamento alla sua ex e l’ha colpita con un taglierino, per poi finirla strozzandola con il filo dell’aspirapolvere.
I carabinieri di Corsico hanno impiegato pochi giorni per risolvere il caso dell’omicidio di Alicia Bertha Chuquitaype, 45 anni, una domestica peruviana trovata cadavere lo scorso 15 gennaio in un appartamento di Buccinasco (Milano), in cui faceva le pulizie. Efrain Huarcaya Serrano, 44 anni, nch’egli peruviano è stato fermato e ha confessato il delitto. A lui i militari sono arrivati sulla scorta di alcune indicazioni trovate nella casa della vittima, che era sposata a un settantenne milanese. C’ erano alcune fotografie che ritraevano la coppia di amanti ma il viso di Serrano era tagliato, perchè il marito non lo riconoscesse. Anche la figlia di Alicia, dal Perù, dove vive, ha fornito indizi utili, parlando dell’uomo che la madre in passato aveva frequentato. Le schede telefoniche della donna, inoltre, erano intestate a Serrano. Nei giorni scorsi le indagini hanno imboccato una strada sicura. Il peruviano, ieri, è stato preso dalla sua casa a Milano e portato prima in caserma, poi davanti al magistrato e ha confessato tutto. Con Alicia Chuquitaype aveva avuto una relazione che si era conclusa nel giugno dell’anno scorso. Il sudamericano non si era dato pace e più volte i due si erano incontrati per discutere e darsi spiegazioni.
La situazione era precipitata quando la domestica aveva intrecciato una relazione con un altro uomo, un ex poliziotto, sempre peruviano. Fino al 15 gennaio, quando Serrano ha dato l’ ennesimo appuntamento ala sua ex, nell’appartamento in cui lei lavorava. Hanno discusso, come le altre volte, ma quel giorno l’immigrato è passato alle vie di fatto. Prima l’ha ferita con un taglierino, poi l’ha strozzata, con il filo dell’ aspirapolvere con cui la vittima stava pulendo l’appartamento.
In casa di Serrano è stato trovato uno dei telefoni cellulari di Alicia; il giorno del delitto i carabinieri avevano provato a chiamare, qualcuno aveva interrotto subito la comunicazione. L’uomo aveva anche una catenina della vittima. Il resto l’hanno fatto le ecchimosi che Serrano aveva sul corpo, compatibili con una colluttazione. Troppe prove, e ha confessato.

Gelosia. Domestica uccisa a Milano, l’ex amante confessa l’assassinio Milano.

Era accecato dalla gelosia dopo la fine della loro relazione. Ha dato appuntamento alla sua excompagna e l’ha colpita con un taglierino, per poi finirla strozzandola con il filo dell’aspirapolvere. I carabinieri di Corsico hanno impiegato pochi giorni per risolvere il caso dell’omicidio di Alicia Bertha Chuquitaype, 45 anni, una domestica originaria del Perù, trovata morta lo scorso 15 gennaio in un appartamento di Buccinasco (Milano), in cui faceva le pulizie.
Efrain Huarcaya Serrano, 44 anni, anch’egli originario del Perù, è stato fermato e ha confessato il delitto. A lui i militari sono arrivati sulla scorta di alcune indicazioni trovate nella casa della vittima, che era sposata a un settantenne milanese. C’erano alcune fotografie che ritraevano la coppia di amanti ma il viso di Serrano era tagliato, perchè il marito non lo riconoscesse. Le schede telefoniche in uso alla donna, inoltre, erano intestate a Serrano.
Serrano, l’altro ieri, è stato preso dalla sua casa a Milano. Portato davanti al magistrato, ha confessato. Con Alicia Chuquitaype aveva avuto una relazione che si era conclusa nel giugno 2006. L’uomo non si era dato pace e più volte i due si erano incontrati per discutere.
La situazione era precipitata quando la domestica aveva intrecciato una relazione con un altro uomo, un ex poliziotto, anche lui peruviano. Fino al 15 gennaio, quando Serrano ha dato l’ennesimo appuntamento alla sua ex, nell’appartamento in cui lei lavorava. Hanno discusso, come le altre volte, ma quel giorno Serrano è passato alle vie di fatto.


Verona, 21 gennaio 2007

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