QUANDO IL LINGUAGGIO RENDE I “CLANDESTINI” DELLE PERSONE

a cura di Maurizio Corte - Verona, 24 ottobre 2006 
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L’attenzione al linguaggio, per un uso rispettoso e corretto delle parole, è uno degli impegni Giornalismo interculturale. A volte basta davvero poco per evitare etichette e per mettere da parte espressioni escludenti e che alimentano pregiudizi e stereotipi. Una delle conquiste del mondo della disabilità – anche questa una forma di “diversità” che è stata giustamente valorizzata in ambito pedagogico – è stata anche quella di un linguaggio rispettoso.
Chi mai titolerebbe un incidente in questo modo: “Storpio travolto sulle strisce pedonali”? Perché, allora, si insiste sull’uso di “extracomunitario”, di clandestino”, di “straniero” con una connotazione dispregiativa e ghettizzante? Il rispetto delle regole, anche quelle sugli ingressi regolari in Italia, e della legalità non comporta in modo automatico la criminalizzazione della persona di origine straniera.
Diamo di seguito il testo di un dispaccio dell’agenzia Ansa sull’arrivo di migranti irregolari in Sicilia e il medesimo testo, riveduto nelle espressioni più estranianti, pubblicato il giorno dopo sui quotidiani “L’Arena di Verona”, “Il Giornale di Vicenza” e “Brescia Oggi”. Un discorso a parte merita la domanda se l’arrivo di migranti sulle coste italiane ha un’importanza tale da richiedere un ampio spazio sul giornale, quando vi sono temi sociali e di cronaca – legati o meno all’immigrazione – che hanno più valore di notizia: ma questo attiene al capitolo sull’agenda dei temi trattati dai mass media
italiani su cui avremo modo di ritornare.

IMMIGRAZIONE: GIUNTI OLTRE 200 CLANDESTINI IN SICILIA /ANSA
AVVISTAMENTI A RIPETIZIONE; IN 40 FUGGONO DA CENTRO NISSENO
(ANSA) - PALERMO, 23 OTT - Non si arrestano gli sbarchi a
Lampedusa e nelle coste siciliane, dove oggi sono giunti circa
200 clandestini intercettati nel Canale di Sicilia a bordo di
sette imbarcazioni, mentre due nuove fughe di extracomunitari
dal centro di Pian del Lago a Caltanissetta alimenta le
polemiche esplose dopo le accuse di alcuni clandestini su
presunti pagamenti in denaro per coprire le fughe e casi di
razzismo.
I clandestini sono arrivati a Lampedusa mentre stava per
lasciare il porto il traghetto diretto a Porto Empedocle sul
quale sono stati imbarcati circa 130 extracomunitari, parte
degli oltre cinquecento immigrati giunti ieri sull’isola; altri
200 circa sono stati invece trasferiti in altri Cpt con tre voli
partiti dallo scalo di Lampedusa nel pomeriggio.
Il primo sbarco è avvenuto la notte scorsa nella spiaggia di
Santa Maria del Focallo, nel territorio del comune di Ispica: i
17 immigrati, sedici uomini e una donna, sono stati trovati
dalla guardia costiera. La loro imbarcazione era stata avvistata
dalla capitaneria di porto. Secondo quanto raccontato dagli
immigrati, a bordo del loro battello vi erano 26 persone: 9
extracomunitari quindi avrebbero fatto perdere le loro tracce.
Nella maggiore isola delle Pelagie il primo carico di
clandestini è giunto in mattinata: i 41 immigrati soccorsi
nella notte dalla nave ’Librà della Marina Militare a circa 50
miglia a sud sono stati poi trasferiti a terra su due
motovedette della Capitaneria. Poco dopo un barcone con 43
immigrati è stato intercettato da una motovedetta della Guardia
di Finanza, a 17 miglia a sud di Lampedusa. Altri 38 sono stati
soccorsi a tre miglia dall’isola da un guardacoste dei
carabinieri, tra di loro anche sette donne. Sempre la nave
’Librà nelle ore successive ha preso a bordo 28 clandestini,
tra cui due donne, che erano stati avvistati a 40 miglia a
sud-est di Lampedusa su una barca in legno di sei metri. Gli
immigrati sono stati poi trasbordati su una motovedetta della
guardia costiera. I clandestini avevano telefonato a un loro
connazionale che si trova nel Cpt di Crotone avvertendolo di
essere in navigazione nel canale di Sicilia.
La guardia costiera nel pomeriggio poi ha raccolto l’allarme
del peschereccio ’Europà che a circa 30 miglia a sud ha
avvistato 26 clandestini su un barcone. Nelle stesse ore un
altro peschereccio, il ’Cusimano Ì di Mazara del Vallo, ha
avvistato un gommone con 8 persone a bordo e dopo aver chiesto
l’autorizzazione alla capitaneria di porto li ha trasbordate e
consegnate, nei pressi della costa mazarese, ad un guardacoste.
Intanto nonostante le polemiche e le indagini, una
ministeriale e l’altra della procura nissena, dal centro per
immigrati di Pian del Lago sono fuggiti altri 40 extracomunitari
(tra giovedì e venerdì notte e tra sabato e domenica notte) e
solo sei di loro sono stati catturati dai carabinieri. Le fughe
dalla struttura divisa in «Cpt» e «Cpa» sono comuni ma i
riflettori investigativi sono stati accesi dopo le denunce di
alcuni extracomunitari che hanno detto che nel centro nisseno
«si paga per fuggire» e hanno rivelato presunti atti di
«estorsione e di razzismo».
Il procuratore capo facente funzioni, Renato Di Natale, ha
ricevuto oggi i primi esiti dell’indagine avviata dalla squadra
mobile di Caltanissetta sugli episodi di razzismo ed estorsione.
«Abbiamo incontrato il capo della Mobile Marco Staffa - dice Di
Natale - per valutare i riscontri effettuati da loro sui
presunti fatti accaduti a Pian del lago. Si tratta di un dossier
sul quale per il momento non possiamo dire nulla fino a quando
non completeremo le nostre valutazioni».
Ma i toni della polemica sono aspri. «Quanto sta emergendo a
Pian del Lago dimostra che i centri di permanenza temporanea
sono irriformabili - accusa l’eurodeputato del Prc, Giusto
Catania - Vanno chiusi tutti i Cpt, a cominciare da quelli
apparentemente accoglienti come quello di Caltanissetta».
Replicano i deputato di FI, Filippo Misuraca e Iole Santelli:
«Quello che era un dubbio, è divenuto una certezza: c’è in
corso una manovra politica per la chiusura dei Cpt».

 

SBARCHI, OLTRE 200 MIGRANTI A LAMPEDUSA E IN SICILIA
Palermo. Non si arrestano gli sbarchi a Lampedusa e nelle coste siciliane, dove <WC>ieri<WC1> sono giunti circa 200 migranti intercettati nel Canale di Sicilia a bordo di sette imbarcazioni, mentre due nuove fughe di cittadini stranieri dal centro di Pian del Lago a Caltanissetta alimenta le polemiche esplose dopo le accuse di alcuni migranti su presunti pagamenti in denaro per coprire le fughe e casi di razzismo.
I migranti sono arrivati a Lampedusa mentre stava per lasciare il porto il traghetto diretto a Porto Empedocle sul quale sono stati imbarcati circa 130 persone, parte degli oltre cinquecento cittadini stranieri giunti ieri sull’isola; altri 200 circa sono stati invece trasferiti in altri Cpt con tre voli partiti dallo scalo di Lampedusa nel pomeriggio.
Il primo sbarco è avvenuto l’altra notte sulla spiaggia di Santa Maria del Focallo, nel territorio del comune di Ispica: i 17 migranti, sedici uomini e una donna, sono stati trovati dalla guardia costiera. La loro imbarcazione era stata avvistata dalla capitaneria di porto. Secondo quanto raccontato dai migranti, a bordo del loro battello vi erano 26 persone: 9 persone quindi avrebbero fatto perdere le loro tracce.
Nella maggiore isola delle Pelagie il primo gruppo di migranti è giunto in mattinata: le 41 persone soccorse nella notte dalla nave “Libra” della Marina Militare a circa 50 miglia a sud sono state poi trasferite a terra su due motovedette della Capitaneria. Poco dopo un barcone con 43 migranti è stato intercettato da una motovedetta della Guardia di Finanza, a 17 miglia a sud di Lampedusa. Altri 38 sono stati soccorsi a tre miglia dall’isola da un guardacoste dei carabinieri, tra di loro anche sette donne. Sempre la nave “Libra” nelle ore successive ha preso a bordo 28 persone, tra cui due donne, che erano state avvistate a 40 miglia a sud-est di Lampedusa su una barca in legno di sei metri. I migranti sono stati poi trasbordati su una motovedetta della guardia costiera. I cittadini stranieri avevano telefonato a un loro connazionale che si trova nel Cpt di Crotone avvertendolo di essere in navigazione nel canale di Sicilia.
La guardia costiera nel pomeriggio di ieri poi ha raccolto l’allarme del peschereccio “Europa” che a circa 30 miglia a sud ha avvistato 26 migranti su un barcone. Nelle stesse ore un altro peschereccio, il Cusimano di Mazara del Vallo, ha avvistato un gommone con 8 persone a bordo e dopo aver chiesto l’autorizzazione alla capitaneria di porto le ha trasbordate e consegnate, nei pressi della costa mazarese, ad un guardacoste.
Intanto nonostante le polemiche e le indagini, una ministeriale e l’altra della procura nissena, dal centro per migranti di Pian del Lago sono fuggite altre 40persone (tra giovedì e venerdì notte e tra sabato e domenica notte) e solo sei di loro sono state catturate dai carabinieri. Le fughe dalla struttura divisa in «Cpt» e «Cpa» sono comuni ma i riflettori investigativi sono stati accesi dopo le denunce di alcuni migranti che hanno detto che nel centro nisseno «si paga per fuggire» e hanno rivelato presunti atti di «estorsione e di razzismo». Il procuratore capo facente funzioni, Renato Di Natale, ha ricevuto ieri i primi esiti dell’indagine avviata dalla squadra mobile di Caltanissetta sugli episodi di razzismo ed estorsione.

Verona, 24 ottobre 2006


 

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Cancellate la frontiera, levate il doganiere, togliete il soldato, in altre parole siate liberi.
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