Medici Senza Frontiere esprime sconcerto per le dichiarazioni del ministro Giovanardi

sui Centri per richiedenti asilo e rigetta qualunque accusa di "slealtà"

 
Roma, 17 giugno 2004_ Medici Senza Frontiere (MSF) esprime sconcerto per le dichiarazioni rilasciate ieri e riportate oggi da alcuni quotidiani dal ministro per i rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, che da una parte ha accusato MSF di slealtà e dall'altra ha confermato la visione confusa e sbagliata del Governo in materia di diritti dei richiedenti asilo.

Il ministro – rispondendo alle interrogazioni parlamentari presentate dagli Onorevoli Giovanni Russo Spena e Graziella Mascia sul perché a MSF sia stato negato l'ingresso nei centri di Borgo Mezzanone ed Otranto – ha ribadito la gravissima confusione che il Governo fa tra centri di accoglienza per richiedenti asilo e centri di trattenimento per stranieri irregolari.

"Dopo le prefetture che ci hanno vietato di entrare nei centri - spiega Loris De Filippi, capomissione di MSF in Italia – anche il ministro in persona invoca, a giustificazione della nostra espulsione, una normativa che si riferisce esclusivamente ai Cpt, vale a dire ai Centri creati per il trattenimento degli stranieri non in regola con le norme sul soggiorno in Italia e destinatari di provvedimenti di espulsione. Quelli di Otranto e di Borgo Mezzanone non sono Cpt, ma Centri di identificazione. I Centri di identificazione hanno finalità completamente diverse dai Cpt e sono stati introdotti dalla legge Bossi-Fini per accogliere e identificare gli stranieri che arrivano in Italia in fuga da guerre e persecuzioni e che vogliono presentare domanda di asilo nel nostro Paese".

La risposta del ministro Giovanardi è motivo di forte perplessità anche perché chiama in causa, arbitrariamente e in modo decisamente scorretto, il Rapporto sui Centri di permanenza temporanea e assistenza redatto da MSF all'inizio del 2004.

"Il fatto che, per giustificare l'espulsione di MSF dai Centri, il ministro abbia invocato il Rapporto sui Cpt non può che confermare il nostro sospetto che tali espulsioni rappresentino un atteggiamento ritorsivo nei nostri confronti dopo la presentazione del Rapporto – spiega ancora De Filippi -. Ma ciò che più ci sconcerta sono le affermazioni, assolutamente non rispondenti al vero, del ministro secondo cui l'autorizzazione a entrare nei CPT sarebbe stata rilasciata a MSF per una collaborazione collegata all'epidemia di Sars e secondo cui la nostra organizzazione avrebbe divulgato i risultati del rapporto prima alla stampa che alle istituzioni competenti. Entrambe le affermazioni sono false: nelle autorizzazioni concesse a MSF per effettuare il rapporto sui Cpt (datate 18 e 24 luglio 2003 e firmate rispettivamente dal sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, e dal vice capo dipartimento vicario, Lepri Gallerano) emerge chiaramente che la finalità del rapporto era quella di mettere in luce eventuali carenze e problemi nella gestione dei Centri, senza alcuna menzione dell'epidemia di Sars. E', inoltre, un dato di fatto che i rappresentati di MSF hanno incontrato per ben due volte i responsabili del ministero dell'Interno (per la precisione i prefetti Lepri Gallerano e Spoliti) presentando loro i risultati del rapporto nella settimana precedente alla diffusione alla stampa il 26 gennaio".  

"Riteniamo inaccettabile che MSF venga accusata di slealtà dal Governo italiano – aggiunge Stefano Savi, direttore generale di Medici Senza Frontiere in Italia -. La slealtà se c'è stata non è stata sicuramente da parte di MSF che, come da sua abitudine, si è sempre comportata correttamente ed in modo trasparente con il Governo italiano".

La poca chiarezza di un rappresentante del Governo su un tema delicato come quello del diritto d'asilo è estremamente preoccupante perché a soffrirne sono in prima persona le persone in fuga da guerre e violenze, che arrivano nel nostro Paese alla ricerca di un diritto universalmente riconosciuto come l'asilo: un diritto che il nostro Paese troppo spesso non garantisce. Come nel caso delle 13 persone del Darfur (regione occidentale del Sudan dove è in corso quella che l'Onu ha definito "la più grave catastrofe umanitaria del momento") che, pochi giorni fa, si sono viste costrette a firmare un decreto di espulsione a poche ore dall'arrivo in Italia, senza che venissero rispettate le procedure più elementari come quella che assicura la presenza di un mediatore culturale.

Alla vigilia delle celebrazioni per la giornata mondiale del rifugiato, MSF auspica una riflessione approfondita e un dibattito sereno su questi temi.

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Medici Senza Frontiere è un'organizzazione umanitaria internazionale imparziale, indipendente e neutrale, insignita del Premio Nobel per la Pace nel 1999. Da 4 anni Msf-Missione Italia lavora nel nostro paese sul tema dell' immigrazione. Missione Italia è impegnata nel garantire accesso alle cure essenziali per gli stranieri privi di permesso di soggiorno. MSF-Missione Italia svolge inoltre un'attività di lobbying sul governo italiano per problematiche legate ai richiedenti asilo ed ai rifugiati.

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