da " La Repubblica" del 12 gennaio 2001

"Dateci 100mila immigrati"

Le imprese: mancano operai. Il governo: il tetto potrà salire Il 70% delle richieste nel Nord-Est. Via ai corsi di italiano in tv e al numero verde anti-razzismo

di CARLO CHIANURA

ROMA

Le imprese chiedono per il 2001 l' ingresso regolare di 105.000 extracomunitari, da concentrare per il 70% nelle regioni del Nord Est. Dal Veneto all'Emilia, dal Trentino al Friuli: è qui infatti che c'è più bisogno di lavoro stagionale ma anche di più operai generici e specializzati, di impiegati e di infermieri da assumere a tempo indeterminato (metà dei contratti offerti). Questi sono i dati consegnati dalle confederazioni dei datori di lavoro e dai sindacati alle direzioni provinciali e regionali del ministero del Lavoro. Oltre centomila nuovi extracomunitari sono una cifra ben lontana da quanto prevede il governo nel decreto ormai pronto sui flussi migratori: non più di 63.000 ingressi, ma non è escluso che tra qualche mese questo tetto possa essere innalzato. Se ne parlerà certo agli Stati generali sull' immigrazione che si terranno oggi a Vicenza. Alla presenza del ministro della Solidarietà Livia Turco e del presidente del Cnel Pietro Larizza, il mondo legato alla presenza extracomunitaria in Italia si confronterà sulle cose fatte e su quelle da fare. La vigilia è tesa per la contrapposta presenza a Vicenza dei centri sociali e di Forza Nuova. Come si colma il gap tra domanda e offerta di extracomunitari? Aumentando i "tetti" degli ingressi, propongono gli imprenditori. Il governo è possibilista: in questi giorni proseguono le consultazioni delle associazioni sindacali e imprenditoriali. Mercoledì è toccato alla Consulta per l'immigrazione, poi sarà la volta della Conferenza Stato-Regioni e del Cnel. Il numero sarà ritoccato verso l'alto se, spiegano fonti del governo, le associazioni di categoria dimostreranno che non ci sono alternative. "Dipende dall'esito di queste consultazioni", risponde in chiaro Giannicola Sinisi, da giugno 2000 consigliere di Palazzo Chigi l' immigrazione. Non ci sono preclusioni. "Noi proponiamo 13.000 ingressi di stagionali, gli imprenditori ne chiedono 40.000", afferma Sinisi. "Crediamo che prima di aumentare questo tetto bisogna verificare se non siano già presenti in Italia lavoratori italiani o stranieri che accettino lavori stagionali". Alcune scelte sono già state fatte. Pensiamo all'apertura verso gli infermieri come anche alla richiesta di tremila operatori di computer. Pensiamo alla decisione di accogliere più regolari dalla Tunisia e dall'Albania e meno dal Marocco, con una motivazione molto legata alla lotta contro l'immigrazione clandestina e alla disponibilità a riaccogliere gli espulsi. Detto in soldoni i primi due paesi hanno collaborato con l'Italia, il Marocco molto meno. Sinisi finirà il suo lavoro per la fine del mese. Quali saranno le conclusioni? Pur tenendo presente che quest'anno ci saranno 40.000 arrivi per ricongiungimento familiare, non si può escludere che alla fine il testo del 2001 possa arrivare a quota 83.000. Vedremo. A Vicenza Livia Turco annuncerà oggi due iniziative del governo che saranno realizzate entro gennaio. La prima sono i corsi di lingua italiana per i lavoratori extracomunitari che impareranno la nostra lingua attraverso le trasmissioni di Rai International finanziate ad hoc dal governo. Sullo schema di "Non è mai troppo tardi", la storica trasmissione tv che ha insegnato a milioni di analfabeti a leggere e a scrivere, i lavoratori stranieri si incontreranno in centri di ascolto e saranno assistiti da insegnanti che faranno da intermediari tra la televisione e gli studenti. La seconda iniziativa del governo sarà l' istituzione del numero verde contro le discriminazioni razziali e politiche. Dietro le quinte non ci saranno solo gli operatori al centralino del Telefono antirazzismo, ma anche un pool di avvocati che assisterà chi effettivamente ha subìto un abuso. C'è tensione a Vicenza, si diceva. Ieri notte sconosciuti hanno bloccato con un lucchetto e del silicone gli ingressi di palazzo Trissino, sede del Comune, e hanno imbrattato i muri esterni. L'incursione è stata rivendicata da "SPK", che sta per "Collettivo Spartacus", un gruppo locale legato ai centri sociali. Minacce in un fax firmato "Commando di fuoco anti-comunista" contro Luca Casarini, portavoce dei centri sociali del Nordest. Preoccupa anche la concomitante conferenza stampa di Forza Nuova.