da "La Repubblica"

da "Le Monde Diplomatique" di Luglio

Emigrare e morire

Ph. R.

Potrebbe essere un monumento ai morti, una declamazione solenne dei nomi degli scomparsi, un'ultima esposizione dei corpi. Questa lista, stilata da United for Intercultural Action (1), è una declinazione finale di identità: nome, paese d'origine, circostanze del decesso, dei migranti morti alle frontiere dell'Europa, venuti a conoscenza di questa associazione. Così, nel mese di maggio del 2000: il 2 del mese, due marocchini, tra cui Khouyi Mbarek, 13 anni, sono stati ritrovati senza vita sulla spiaggia di Scicli (Italia), probabilmente gettati in mare da una nave su cui si erano imbarcati clandestinamente. Nello stesso giorno, Richard Ibewke, nigeriano, 26 anni, deceduto in un centro di detenzione a Vienna dopo (secondo le testimonianze di alcuni amici) essere stato picchiato da un poliziotto durante il suo arresto. 3 maggio: dodici africani annegano nei pressi di El Ayoun (Marocco) quando l'imbarcazione che doveva condurli fino alle Canarie si rovescia. 4 maggio: un quarantenne slovacco muore in una stazione di polizia di Vienna dove era stato condotto dopo l'arresto per soggiorno illegale. 5 maggio: quindici albanesi scompaiono in mare quando il loro battello viene urtato dalla polizia di frontiera nei pressi di Otranto (Italia). Solo 7 corpi saranno ritrovati. 6 maggio: Naimah, algerina, si suicida nel centro di detenzione dell'aeroporto di Francoforte (Germania). 10 maggio: nove persone (afghani, bengalesi, pakistani) vengono abbattuti dalla polizia turca mentre cercano di attraversare clandestinamente la frontiera con l'Iran. 14 maggio: altre 13 persone affogano presso le coste spagnole (Cadice) dopo il naufragio del loro battello, e altre due nello stretto di Gibilterra. 19 maggio: 6 nord africani (tra cui una ragazza di 16 anni) annegano nei pressi di Tarifa (Spagna). United ha registrato, tra il 1993 e il maggio del 2000, più di duemila morti, annegati nei fossati della «fortezza Europa». Alcuni dei nomi sono arrivati fino all'opinione pubblica: Semira, soffocata con la «tecnica del cuscino» durante la sua espulsione dal Belgio; Marcus, imbavagliato e asfissiato mentre veniva espulso dall'Austria; Koita e Tounkara, i due bambini guineani che speravano di raggiungere il Vecchio Continente nella stiva di un aereo della linea Conakry-Bruxelles...Ogni estate vede una recrudescenza dei più folli tentativi. Assunzione di rischi insensati, incoraggiata da traghettatori criminali e padroni senza scrupoli. Percorsi singolari, tra ricerca di migliori condizioni di vita e fuga dalla repressione. La politica europea di «chiusura» delle frontiere consiste nel limitare le possibilità legali di entrata e nell'impedire fisicamente le entrate illegali. Con la conseguenza di accrescere la pericolosità delle frontiere e di consegnare numerosi immigrati ai moderni negrieri. Una settimana dopo la pubblicazione di questa lista, 58 persone originarie dell'Asia, sono state scoperte a Dover (Gran Bretagna) asfissiate nel rimorchio di un camion. Quante di queste morti avrebbero potuto essere evitate?

note: (1) «List of 2.005 Documented Refugee through Fortress Europe», 14 giugno 2000, United for Intercultural Action, Postbus 413, NL-1000 AK Amsterdam, tel. : 0031-20-68-34-778; http://www.united.non-profit.nl/.