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Il tribunale dei minori "Adottate ma non un nero"

Bufera sui giudici di Ancona. "E' razzismo"

BOLOGNA (j.m.) -

 

I bambini neri si possono adottare, ma solo nelle città e nelle metropoli. In un piccolo centro, verrebbero "additati come la meraviglia del paese". La denuncia dell'Aibi - associazione amici dei bambini - è pesantissima. "In un suo decreto - ha detto il presidente Marco Griffini - il tribunale dei minori di Ancona ha dichiarato una coppia idonea all'adozione di un bambino straniero, purchè non di colore, perché i genitori stessi non sarebbero stati in grado di affrontare i problemi che questo inserimento avrebbe comportato". Il tribunale dei minori non smentisce, anzi. "Non una, ma almeno cinquanta - sessanta volte all'anno - dice Luisanna del Conte, presidente del tribunale - abbiamo dichiarato le coppie idonee per l'adozione internazionale, ma con un limite: per chi vive in microcomunità si impone l'adozione di bambini di razza europea". Il presidente spiega che "si decide sempre in funzione della speranza di integrazione del bambino". "Ritrovarsi a scuola da solo, unico straniero fra tanti italiani, è cosa ben diversa che avere, che so, un vicino di banco albanese o due compagnetti tunisini". Il presidente dell'Aibi denuncia: "Questo è un atto molto grave, che va contro la Costituzione, secondo cui tutti i cittadini sono uguali senza distinzioni di razza. Decisioni come questa vanno ad aggravare una situazione già pesantissima: in Brasile ed in India, ad esempio, i bambini con la pelle più scura già non vengono adottati dalle famiglie locali. Ora si impedisce la loro accoglienza anche all'estero. E non sono certo i bambini a mancare: a San Paolo del Brasile ad esempio sono stati proposti all'Aibi 220 bambini, ma ne sono stati adottati soltanto 36". Ha un sospetto, il presidente degli amici dei bambini. "Si comincia a fare differenze fra bambini bianchi e no adesso che si sono aperti nuovi "mercati". L'anno scorso in Ucraina noi italiani abbiamo adottato 324 bimbi, più degli Stati Uniti che ne hanno accolti 322. Ed altri 500 sono stati presi in Russia. Quando si comincia a parlare di bambini biondi con gli occhi azzurri, si pongono problemi sull'accoglienza dei bambini neri". E invece, in Paesi come l'Ucraina, più delle adozioni servirebbero aiuti alle famiglie. "Queste mettono i bambini in istituto perché a casa non hanno un piatto di minestra, a li vanno riprendere a 12 anni quando cominciano a lavorare. Ci sono paesi e piccoli città dove non ci sono più bambini sotto i sei anni. In questo modo a questo Paese noi portiamo via il futuro. La presenza di un bambino nero, soprattutto in un piccolo centro, serve ad avviare - anche a scuola - un confronto sulla diversità e sulle diverse culture".