RIVISTA CONFRONTI

 

ARTICOLI SULLE RELAZIONI ISLAMO-CRISTIANE

  • 24 di Ramadan, giorno dell'incontro Dal confronto tra musulmani e cristiani del nostro paese, accelerato dagli attentati dell'11 settembre 2001, ha visto la luce una Giornata del dialogo interreligioso, celebrata il 29 novembre, ultimo venerdì di Ramadan. Tra slanci e cautele, cronaca di un'iniziativa divenuta irrinunciabile. di Brunetto Salvarani (Gennaio 2003)
  • Moschee aperte Il 29 novembre, ultimo venerdì del mese di Ramadan, il digiuno islamico, ha visto sorgere in tutta la penisola iniziative di dialogo islamo-cristiano. Per un quadro più dettagliato delle varie iniziative rimandiamo al sito web www.ildialogo.org di Giovanni Sarubbi (Gennaio 2003)
  • Incontriamoci il 29 novembre Discutiamo la proposta di istituire una giornata ecumenica da dedicare al dialogo cristiano islamico. Potrebbe celebrarsi il 29 novembre, ultimo giorno del Ramadan. Ma soprattutto potrebbe partire "dal basso", valorizzando le esperienze di incontro che già si realizzano. Brunetto Salvarani (ottobre 2002)
  • Una strada tutta in salita Una giornata ecumenica per il dialogo tra cristiani e musulmani? La proposta ha avuto ampi ed inattesi consensi "di base". A livello istituzionale, invece, sembrano prevalere atteggiamenti misurati e prudenti. Anche da parte musulmana. Ed allora, accelerare o frenare? Discutiamone. Paolo Naso (ottobre 2002)
  • Non è uno scontro tra culture A circa un mese dai tragici attentati negli Stati Uniti, misuriamo le conseguenze sciagurate di quella strategia di terrore. Non è una guerra di religione, né uno scontro tra culture, una delle quali superiore all'altra, come ha affermato Berlusconi. La crisi della risposta politica rischia però di rafforzare le opzioni violente e fondamentaliste. Non solo nell'islam. E tutti, non solo i musulmani, sono tenuti a fare la loro parte. (ottobre 2001)
  • Cristiani e musulmani sui ponti di Sarajevo Oltre cento leader cristiani e musulmani si sono incontrati nella capitale della Bosnia per discutere sulle prospettive della collaborazione tra le due comunità nell'Europa di oggi laica e pluralista. All'indomani della tragedia negli Usa, una condanna unanime contro ogni violenza commessa nel nome di Dio. di Paolo Naso (ottobre 2001)
  • La trincea di Bologna Il cardinale Biffi continua nella sua denuncia del pericolo della presenza islamica. I vescovi emiliani gli danno ragione e si uniscono ai suoi preoccupati ammonimenti. Siamo andati a Bologna ed abbiamo cercato di esplorare la trincea che ormai divide due comunità di fede. Con qualche eccezione. di Mostafa El Ayoubi (Aprile 2001)

 

DIALOGO INTERRELIGIOSO


  • "Diventare altri da come siamo" Il teologo Coda, della Pontificia università Lateranense, sottolinea la necessità del dialogo interreligioso. A partire da un dato: "Se è indubbio che la mondializzazione costituisce una sfida, è altrettanto indubbio che si tratta di una sfida che raggiunge un inedito livello di radicalità: nel senso che viene a toccare le "radici" stesse dell'identità umana". Piero Coda (Gennaio 2003)
  • In viaggio nell'Italia delle religioni "Confronti" ha organizzato un seminario di studio itinerante per incontrare musulmani, sikh, buddhisti, induisti, valdesi, ebrei e greco-ortodossi che - da secoli, o da pochi decenni - vivono in Italia, arricchendone il panorama spirituale. I problemi delle "Intese" delle religioni non cattoliche con lo Stato. di David Gabrielli (Maggio 2002)
  • Troppi granelli di sabbia Intervista a Giuseppe Chiaretti È passato oltre un anno dall'approvazione della Carta ecumenica. Ma, almeno in Italia, il cammino ecumenico procede con lentezza e si registra qualche battuta d'arresto. La macchina ecumenica è inceppata? Lo abbiamo chiesto a mons. Giuseppe Chiaretti, presidente del Consiglio della Cei per l'ecumenismo e il dialogo. (intervista a cura di Paolo Naso) (dicembre 2002)
  • Babele, scuola della convivenza Il cardinale Carlo Maria Martini sogna Gerusalemme ma per ora resta ben ancorato ai problemi di Milano. In questa intervista rilasciata a "Confronti", ragiona dell'Europa, dell'ecumenismo, del dialogo interreligioso. L'Europa ha diverse radici; una politica che non guardi ai minimi è solo dominio e potenza. A cura di Paolo Naso (aprile 2002)
  • Se dodici religioni s'impegnano per la pace Convocata dal papa, il 24 gennaio si è svolta ad Assisi una "giornata di preghiera per la pace nel mondo" alla quale hanno preso parte 250 delegati, invitati ed ospiti delle dodici maggiori religioni del pianeta. La preghiera è stata però "simultanea", e non "corale". Gli "impegni" assunti insieme dai partecipanti. di David Gabrielli (febbraio 2002)
  • Il posto del crocefisso Non è sulle pareti degli edifici pubblici, ma nel cuore di chi crede in Gesù Cristo. La polemica di queste settimane, rilanciata dall'intenzione di alcuni ministri di esporre il crocefisso in tutti i luoghi pubblici poi frettolosamente rientrata, non è nuova. Viene da chiedersi perché esploda proprio oggi. Forse la teologia c'entra poco. C'entra molto di più la politica e la pretesa di farsi paladini di una tradizione confessionale. di Filippo Gentiloni (febbraio 2002)
  • Oltre la tolleranza, il pluralismo Cresce, nelle scuole italiane, la presenza di bambini di origine non italiana e, comunque, non cattolici. C'è quindi bisogno di pluralismo, un incontro vero tra differenze che è molto di più di una tolleranza gentilmente concessa. L'importanza di un insegnamento delle religioni. L'autrice è consigliere comunale a Roma, con delega del Sindaco alle politiche multietniche. di Franca Eckert Coen (gennaio 2002)
  • L'Europa non è un dominio cristiano Intervista a Jean Luc Brunin Oggi l'Europa non può più considerarsi come una realtà esclusiva del cristianesimo. E ciò vale anche per il mondo islamico dove non si può più pensare che i paesi musulmani siano dominio unico dell'islam. Nostra intervista a mons. Jean Luc Brunin, vescovo ausiliare della città di Lille.(ottobre 2001)